Leggo con stupore sui principali quotidiani la notizia sul giudice alpinista velista che ha svolto le proprie attività durante lunghi periodi di malattia . La moralizzazione della vita pubblica parte da una continua applicazione dei principi di onestà e responsabilità nei comportamenti personali: principi che poniamo alla base della nostra adesione all’associazione. Poiché la signora alpinista è impegnata in un fitto calendario di incontri in cui illustra la propria attività sulle montagne, credo sia opportuno verificare se alcune di queste sono organizzate anche da sezioni A.N.A. e sollecitare le stesse a cancellare l’evento o ritirare il patrocinio.
Gianluigi Amadei Bologna Concordo
Comportamenti come quello che hai citato, e purtroppo ce ne sono altri anche di peggiori, oltre a suscitare scandalo, finiscono per screditare un’istituzione essenziale per la democrazia del Paese: la Magistratura. Che non è una congrega di alpinisti, velisti o golfisti come purtroppo si tenta di far credere. Ci sono tante persone che lavorano con totale dedizione, in condizioni di difficoltà oggettive (centinaia di migliaia di leggi) e rischio personale. Non pochi vivono un’esistenza blindata e più di uno ha pagato con la vita l’impegno per la Giustizia. Ma quelli, come sempre, non fanno notizia.
