L’annuale riunione dei presidenti di Sezione. Perona: ‘In Abruzzo abbiamo fatto la nostra parte’

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    Dopo l’anno della memoria e della riconoscenza, celebrando il 90º della fine della Grande guerra, il 2009 doveva essere quello della gioia e della festa per un altro 90º, quello della costituzione dell’Associazione Nazionale Alpini. Ma, come ha spiegato più volte il nostro presidente nazionale Corrado Perona e come ha ribadito sabato 24 ottobre scorso alla riunione dei presidenti di Sezione, c’è stato il terremoto in Abruzzo, che ha sconvolto il programma. Se festa c’è stata, è stata quella della solidarietà, della condivisione dei valori, della dimostrazione di stima di istituzioni e gente comune nei confronti degli alpini che ancora una volta sono accorsi a dare il loro aiuto e che si concretizzerà con un segno duraturo: 33 case prefabbricate, antisismiche, in un villaggio ANA a Fossa, un gioiello medievale in provincia de L’Aquila che il terremoto ha sconvolto.

     

    Quando non ci sarà più bisogno di ospitare i terremotati sarà utilizzato dagli studenti e dai ricercatori dell’Università che lavoreranno nella vicina necropoli. All’assemblea, svolta al Palazzo delle Stelline, in corso Magenta a Milano, erano presenti 74 presidenti di Sezione, sette erano assenti giustificati. C’erano anche i presidenti delle sezioni Germania e Francia. Al tavolo, accanto al presidente Perona, il vice presidente vicario Marco Valditara, i vicepresidenti Cesare Lavizzari e Silvano Spiller, il tesoriere Michele Casini, il segretario del CDN Antonio Arnoldi.

    Ha aperto i lavori il presidente Perona che ha informato sulla situazione del tesseramento. Un segno confortante è la costituzione di 14 nuovi gruppi mentre continua la tendenza alla diminuzione degli iscritti contenuta tuttavia intorno allo 0,1 per cento; una flessione che coinvolge, ma per motivi diversi dalla abolizione della leva, le sezioni all’estero dove il calo complessivo dei soci si aggira intorno alle duecento unità.

    Perona ha dato conto del suo recente viaggio negli Stati Uniti e in Canada, effettuato con il consigliere nazionale Ornello Capannolo e il direttore de L’Alpino Vittorio Brunello. Abbiamo ricevuto un’accoglienza davvero commovente, così come è stata bella la Convention. Mancava soltanto la rappresentanza di una sezione ha continuato il presidente ma si deve tener conto che i gruppi distano anche a qualche migliaio di chilometri. Costalovara era il secondo argomento dell’ordine del giorno. Rappresenta un notevole sforzo economico ha detto Perona ma questo soggiorno riveste una grande importanza nella nostra vita associativa. Sarà il contenitore di importanti avvenimenti, per esempio assemblee come questa, e poi il convegno della stampa alpina, riunioni della nostra Protezione civile, dello sport associativo e tanto altro ancora, otre che, ovviamente, un luogo di ferie per i nostri associati .

    Ha poi letto la relazione tecnica stilata dal presidente della Commissione Luigi Bernardi. Il primo lotto dei lavori della parte sinistra del complesso è terminato, il secondo e terzo lotto è già stato commissionato, per quanto riguarda le cucine, la sala da pranzo e la sala convegno attendiamo la conclusione della prossima stagione estiva. I lavori dovrebbero essere conclusi entro ottobre dell’anno prossimo. I lavori, iniziati nel 2007, hanno coinvolto finora volontari di numerose sezioni per un totale di migliaia di ore di lavoro che hanno consentito un risparmio quantificato intorno ai 240 mila euro.

    I presidenti hanno sottolineato la relazione con un applauso. Poi, l’Abruzzo. Abbiamo fatto la nostra parte ha detto Perona Passato lo sgomento del momento, abbiamo cominciato la raccolta di fondi nelle Sezioni e nei Gruppi, abbiamo chiesto al Dipartimento dove potevamo intervenire e ci è stato indicato il paese di Fossa. I fondi ci sono arrivati da tante parti, istituzioni e privati e sono contributi arrivati perché, come ci è stato detto ci si fida degli alpini : il che mi conforta perché significa che dopo novant’anni la nostra Associazione è ancora fedele ai princìpi dei nostri Padri . Un ringraziamento particolare Perona lo ha rivolto agli alpini della sezione Abruzzi, che sono intervenuti al campo di Paganica nonostante la devastazione anche delle proprie case, e al consigliere nazionale Ornello Capannolo, che ha continuato a prodigarsi. Giuseppe Bonaldi, Sebastiano Favero e il vicario Valditara hanno poi dato conto rispettivamente degli interventi nelle varie tendopoli.

    Bonaldi ha parlato dell’impegno della nostra Protezione civile, con 7.630 volontari succeduti nei vari turni settimanali ed ha annunciato che è allo studio con il Dipartimento la costituzione di una colonna mobile ANA di intervento, completamente autonoma, in caso di calamità nazionali. Favero ha svolto una relazione tecnica sulle 33 case del villaggio ANA di Fossa, dalla quale è emersa la qualità delle abitazioni che pur essendo in legno sono vere abitazioni accoglienti e con spazi esterni. Ha rivolto un appello ai presidenti: è necessario l’intervento di posatori, almeno una quindicina, che consentirebbero di rientrare nei tempi di consegna previsti (il 14 novembre). Valditara ha svolto un intervento sui fondi raccolti, circa due milioni e mezzo, 700 mila dagli sponsor e un milione e 800 mila dalle Sezioni e dai Gruppi. Una scommessa vinta, basata sullo stellone degli alpini, perché era necessario terminare i lavori entro l’inverno.

    Argomento caldo era quello relativo al Pianeta Difesa, e cioè l’esperimento di 150 giovani che a San Candido hanno svolto una mininaja, come è stata definita, al termine della quale il gen. Primicerj, per conto del ministro della Difesa, ha consegnato ai giovani il cappello alpino. Perona ha avuto reazioni di segno opposto, di incoraggiamento per far ripetere l’esperimento (anche per tempi più lunghi) e mugugni per il cappello alpino consegnato dopo un periodo così breve. Il presidente è stato chiaro in proposito. Premesso che questi giovani hanno dimostrato serietà, impegno e orgoglio, il cappello glielo ha dato l’Esercito e non l’ANA. Noi comunque non possiamo toglierglielo. Questi giovani sono quelli che hanno ascoltato voi nelle scuole in cui andate a parlare degli alpini, non hanno chiesto nulla se non di condividere i nostri valori. Potranno iscriversi non come soci ma come soci aggregati. Ma non buttiamo tutto alle ortiche!

    4 Novembre: è stato chiesto al presidente della Repubblica di ripristinare la festività, proposta accolta con generale consenso dell’assemblea. Un punto dolente è la disciplina associativa, non sempre rispettata. Il diritto di critica è legittimo ha continuato Perona guai se non ci fosse . Ed ha ricordato che ci sono casi aperti che impegnano la nostra Commissione legale. Dobbiamo avere il coraggio di parlare fra noi, di dire quello che pensiamo ma è sempre necessario comportarsi da alpini e recuperare il senso profondo dell’appartenenza .

    Il vice presidente Lavizzari ha annunciato che sarà chiuso il forum del nostro portale per i contenuti inaccettabili di interventi ad opera di qualcuno che sparge solo fango. Ed ha ricordato il tema dell’ultimo convegno della stampa alpina, incentrato sulla responsabilità nella stampa alpina. Il tesoriere Michele Casini ha svolto una interessante quanto utile relazione sugli aspetti fiscali del modulo AA5 e sugli adempimenti dei Gruppi e delle Sezioni. Una relazione esplicativa sarà inviata quanto prima ai presidenti di Sezione, tenendo anche conto della complessità del problema e delle interpretazione degli uffici fiscali non sempre univoci da territorio a territorio.

    Adunata di Bergamo Per la prima volta, quest’anno, il presidente del Comitato Adunata è un consigliere nazionale, nella persona di Nino Geronazzo. Questi ha ricordato che l’Adunata è nazionale e che l’operatività è comunque della Sezione che l’ha richiesta. Il tema dell’Adunata sarà duplice: Truppe alpine e ANA insieme per formare i giovani e Associazione Nazionale Alpini presenti con forza verso il futuro.

    Il generale Silverio Vecchio, segretario generale, ha annunciato che il programma ricalca quello tradizionale con qualche novità: oltre alla tribuna d’onore e quella frontale ad inviti, lungo il percorso di 1.800 metri, ci potranno essere anche altre tribune accessibili a tutti. Antonio Sarti, presidente della sezione di Bergamo, ha spiegato come la sezione sta procedendo nell’organizzazione, con venti piani di gestione che riguardano la sicurezza, il traffico,
    l’aspetto sanitario, i trasporti e così via. Saranno proposti pacchetti turistici per visitare mostre e musei, l’organizzazione è a buon punto, problemi non ce ne sono. Neanche finanziari, in quanto i servizi necessari sono garantiti e benché i contributi di Comune e Provincia siano sufficienti ci sarà anche un apporto dei gruppi della Sezione, per dare un segnale di partecipazione concreta all’adunata.

    Attendamenti e parcheggi sono praticamente in città, altri spazi sono disponibili. Ce la stiamo mettendo tutta , ha detto. Quanto ai trabiccoli, abbiamo predisposto un piano per impedirne l’accesso . Luigi Bertino ha annunciato l’imminente uscita del Calendario ANA, che avrà le pagine centrali dedicate alla beatificazione di don Gnocchi e altre pagine sull’intervento degli alpini della P.C. in Abruzzo.

    Nella varie, fra i vari interventi, quello di Antonio Garraffo, presidente della sezione Sicilia, il quale ha lamentato l’assenza dell’Associazione nella tragedia che ha colpito l’isola con frane e inondazioni. Altri interventi: Giorgio Chiosso (Torino) ringrazia per l’assegnazione dell’Adunata nel 2011; Rocco Lombardo approva la richiesta del CDN per il 4 Novembre; Giovanni Greco (Saluzzo) ringrazia Perona per la bella lettera indirizzata ai giovani della mininaja ; Norberto Ricci (Mondovì) critica la pubblicazione su L’Alpino dell’articolo dedicato al bicentenario della morte dell’eroe tirolese Andreas Hofer mentre non si fa cenno alle vittime del terrorismo in Alto Adige negli anni Sessanta e Settanta. Gli risponde il direttore del mensile Vittorio Brunello. Perchè l’articolo su Andreas Hofer?Perché c’è il bicentenario della morte e perché in Alto Adige c’è un continuo, strisciante movimento ottuso che si rifà ad Andreas Hofer per contrabbandare un’anti italianità che non ha senso. Andreas Hofer si ribellava ai francesi che volevano cedere il Tirolo alla Baviera: confondere questo movimento di ribellione con quanto avviene oggi lassù, a guerra finita da novant’anni, è pura ottusità.

    Altri contributi al dibattito: Nazario Campi (Valdagno) orgoglioso dei ragazzi della mininaia: quanto alla loro posizione nell’Associazione, decida il CDN, Angelo Biz (Vittorio Veneto), la Sezione ha costruito uno stabile a Paganica: può essere inaugurato in occasione della cerimonia del villaggio ANA?Infine chiede volontari per una scuola conducenti , per i muli che potrebbero sostituire quelli ormai troppo vecchi.

    Gian Luigi Ravera (Casale Monferrato) solidarietà a Garraffo, compiacimento per la mininaja e per la richiesta sul 4 Novembre; Purificati (Abruzzi) ringrazia per la solidarietà, i suoi alpini continueranno ad assistere il campo di Paganica e provvederanno allo stoccaggio dei materiali a emergenza finita. Infine il presidente Perona ha risposto a vari quesiti, in particolare sugli amici degli alpini, spiegando che è stato un argomento trattato nell’ultimo CDN, che ha approvato lo studio di un particolare logo. Ci stiamo dando da fare, andiamo per gradi .

    L’assemblea si è chiusa alle 13,40.

    Pubblicato sul numero di novembre 2009 de L’Alpino.