Il suono della storia

    0
    55

    Caro don Bruno, ho letto con particolare attenzione la lettera di Marco Baraldin che rievoca un particolare delle sue avventure durante la ritirata in Russia del gennaio 1943 nel btg. Genio alpino della Tridentina. Ha ricordato lo scontro al passaggio a livello di Nikolajewka e subito ho avuto un brivido per questo racconto. Nel lontano 1943 ero stato informato personalmente dagli stessi protagonisti, rientrati al battaglione decimati, ma sopravvissuti grazie al generale Reverberi.

    Infatti, con grande sacrificio di alpini, riuscirono a rompere l’ostacolo del tunnel sfondando l’accerchiamento. Il sig. Baraldin ha nominato il capitano Collo rimasto ferito e decorato con due Medaglie d’Argento. Sì, un eroe che ho avuto l’onore di conoscere perché è stato pure il mio comandante. Nel mattino del 9 settembre 1943 alle ore 3 eravamo accerchiati dai tedeschi nell’accampamento nei pressi del laghetto di Bressanone; al mancato altolà del militare di guardia partì un colpo, da quel momento una pioggia di granate e colpi di mitra ad altezza uomo. Fu un inferno. Il comandante Collo che avevo a pochi passi, incurante del pericolo, ritto in piedi, appoggiato ad un tronco di pino si consultava con un altro ufficiale. Strano che dei mille e più alpini coinvolti nessuno dalle pagine di questo nostro giornale abbia ricordato questo fatto. Solo Marco Baraldin, nominando il capitano Collo, mi ha fatto rivivere il tragico momento.

    Gen. alpino Giovanni Battista Beschin – Arzignano (VI)

    La storia, caro generale, come nelle orchestre, si fa facendo suonare tutte le voci. Grazie anche per questa tua.