Il generale Claudio Graziano nuovo capo di SME

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    Il generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano sarà il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri su proposta del ministro della Difesa Ignazio La Russa. Sostituirà il generale Giuseppe Valotto nel corso di una cerimonia che si svolgerà il 6 dicembre prossimo. La notizia ha suscitato grande soddisfazione nell’ambito della nostra Associazione che vede al vertice dell’Esercito un alpino.

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    Nato a Torino nel 1953, il generale Graziano ha frequentato l’Accademia militare di Modena ed è stato nominato ufficiale di fanteria nel 1974. La parte iniziale della sua carriera l’ha svolta presso diverse unità degli alpini; successivamente ha ricoperto delicati incarichi presso lo Stato Maggiore dell’Esercito.

    Quindi, nel ’92, la parentesi in Mozambico, durante la missione internazionale promossa delle Nazioni Unite: una missione difficile da parte dei nostri alpini del “Susa”. Alla fine del 1993 è stato designato Capo Sezione presso l’Ufficio del capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Promosso colonnello nel 1996, ha comandato il 2° Reggimento Alpini della Brigata Taurinense, a Cuneo. Poi, il ritorno allo SME, come Capo Ufficio Pianificazione dello Stato Maggiore Esercito.

    Nel mese di settembre 2001 ha assunto l’incarico di addetto per l’Esercito presso l’Ambasciata d’Italia di Washington. Rientrato in Italia, è stato promosso generale di Brigata il 1° gennaio 2002 ed assegnato al comando della Taurinense, che nel 2005-06 è stata impiegata in Afghanistan. Istruttore militare di sci, ha frequentato numerosi corsi universitari e professionali, in particolare dal ’96 al ’97 l’US Army War College.

    Ha conseguito le lauree in Scienze Diplomatiche ed Internazionali presso l’Università degli Studi di Trieste, il Master in Scienze Strategiche e la Specializzazione universitaria in Scienze Umane presso l’Accademia Agostiniana di Roma. È autore di numerosi libri, studi ed articoli. Graziano vanta una grande esperienza in ambito internazionale, maturata con la frequenza della Scuola di Guerra negli Stati Uniti.

    Più di recente, ha diretto il reparto Operazioni del Coi (Comando Operativo di vertice Interforze) ed è stato nominato nel 2007 dal Segretario generale delle Nazioni Unite capo della missione Unifil nel Sud del Libano. È stata soprattutto questa missione a porlo in primo piano sulla scena internazionale, perché la sua conduzione ha riscosso il plauso incondizionato da parte non solo libanese e palestinese, ma anche dei governi di Siria ed Egitto, che avevano chiesto di prolungare il suo mandato di comando.

    Dal gennaio del 2010 è capo di Gabinetto del ministero della Difesa, dal 6 dicembre succederà al generale Valotto a capo dell’Esercito. Fra le numerose decorazioni di cui è insignito il gen. Graziano, particolarmente significative quelle conferite dalla NATO, dalle Nazioni Unite, da Portogallo, Francia, Germania, Norvegia e Libano, oltre la cittadinanza onoraria della Provincia libanese di Tiro.

    Le congratulazioni sono arrivate dal presidente del Senato, Renato Schifani: “Desidero farle giungere, anche a nome dei colleghi senatori, le più vive e sentite congratulazioni insieme all’augurio più sincero di buon lavoro per l’importante incarico che è stato chiamato a ricoprire. Rinnovando la mia vicinanza al nostro Esercito, le invio un cordiale saluto”.

    «In occasione della sua designazione a Capo di Stato Maggiore dell’Esercito – si legge nel messaggio di congratulazioni inviato al generale Graziano anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini – sono lieto di farle pervenire le più vive congratulazioni mie personali e di tutta la Camera dei Deputati. Nell’esprimerle i sensi della mia considerazione per il lungo impegno al servizio dello Stato di cui tale incarico costituisce riconoscimento, le invio il mio saluto più cordiale, unitamente ad un sincero augurio di buon lavoro».