I bambini del “Progetto Cernobyl”

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    A nome e per conto dell’associazione di volontariato “Progetto Cernobyl di Caselle” vorrei, ancora una volta, esprimere pubblicamente la nostra gratitudine ai gruppi locali degli alpini, che da sempre sostengono la nostra iniziativa di solidarietà.

    Nello specifico il gruppo di Caselle, che ospita e organizza, ogni anno, una grandiosa cena di solidarietà; il gruppo di Borgaro, che c’invita a pranzo più volte nel mese di permanenza, offrendo un’accoglienza veramente speciale e anche alcuni gadgets a ricordo dell’incontro; al gruppo di Leinì che mette a disposizione, ogni anno, la propria sede per un’altra grandiosa cena di solidarietà.

    Questi “veci” dal cuore tenero, condividono apertamente la nostra accoglienza, e la nostra speranza di dare a questi piccoli bielorussi un ricordo indelebile della loro breve permanenza in Italia. A tutti loro, vorremmo far giungere attraverso il giornale un grazie veramente meritato.

    Ernesto Scalco Segretario del Progetto Cernobyl di Caselle (Torino)

    È bello pensare che i ragazzi che vengono dalle terre contaminate di Cernobyl siano “contaminati” dalla cordialità e dall’accoglienza alpine. Una contaminazione positiva, impressa nella loro memoria, sperando che si trasformi un giorno in stile di vita nelle loro terre.