Dopo 60 anni la gavetta torna a casa

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    Dopo 60 anni la gavetta è tornata a casa. È tutto quello che resta dell’alpino, disperso in Russia, Alfredo Gini, primogenito di 13 figli, nato il 17 ottobre 1922 a Villa di Chiavenna, in provincia di Sondrio, e inquadrato nel 5º reggimento della divisione Tridentina . La gavetta è stata trovata da una famiglia russa in un’isba di Novokalitwa, a quota pisello , ed è stata portata in Italia dall’amico degli alpini Dimitri Ozino. Poi grazie all’interessamento di Antonio Pirini, responsabile del museo della sezione di Biella, è stata avviata una lunga ricerca che ha dato buoni frutti, grazie al contributo di o­norcaduti.

    A fine agosto Egidio e Anna Gini, con altri sei fratelli dell’alpino disperso, sono stati accompagnati a Biella dal capogruppo di Villa di Chiavenna Umberto Stellino per la consegna ufficiale della gavetta. È stata una cerimonia semplice, la consegna di un oggetto dal valore intrinseco insignificante ma che o­nora il ricordo e la memoria dell’alpino Alfredo Gini e degli oltre centomila soldati caduti sul fronte russo.