Coro Orobica: 360 concerti in 25 anni

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    Se 2.930 chilometri fra andata e ritorno vi sembrano pochi… Sono i chilometri che i coristi del “Coro dei congedati della brigata alpina Orobica” percorrono mediamente ogni volta che tengono un concerto o hanno le prove: circa tre volte la distanza che intercorre fra Aosta e Reggio Calabria. Direte, chi glielo fa fare? Il desiderio di comunicare attraverso il canto i valori alpini sulla spinta di un entusiasmo che ha contagiato anche mogli e fidanzate, le prime a tifare per il coro, che seguono in tante e tante uscite.

     

    E, del resto, se non fosse per la tenacia mista all’entusiasmo, non si comprenderebbe perché ogni due settimane i coristi si ritrovino presso la sede del gruppo di Lipomo, nei pressi di Como, o nei paesi in cui tengono il concerto. Vengono da ogni angolo della Lombardia e anche da altre regioni, percorrendo fra andata e ritorno due, tre, quattrocento chilometri. Felici di ritrovarsi con il maestro e fondatore del coro, il colonnello cappellano don Bruno Pontalto, esibendosi tra la gente.

    A San Fedele d’Intelvi, nel comasco, hanno festeggiato il 25° di fondazione e gli oltre 360 concerti eseguiti in Italia e all’estero. A far festa con loro, il presidente nazionale Corrado Perona con il tesoriere Gianbattista Stoppani e alcuni consiglieri nazionali, il sindaco di San Fedele Claudio Caprani con i consiglieri comunali, numerosi capigruppo e alpini della Sezione. Don Bruno, in una parrocchiale gremita, ha celebrato la Messa seguita da un rinfresco in oratorio.

    A sera, al teatro San Fedele, un grande concerto ha messo in evidenza l’atmosfera in cui vive il Coro: i canti sono stati presentati ciascuno da un corista diverso, a seconda delle proprie esperienze e del proprio sentire. Hanno partecipato anche alcuni coristi dei cori di altre brigate, intervenuti per i festeggiamenti. Molto applaudite le mogli, una delle quali ha letto una lettera di ringraziamento ai mariti per i valori che trasmettono, incitandoli a continuare.

    Sul palco sono saliti anche i figli dei coristi, che hanno cantato a loro volta. Applausi prolungati anche al presidente Perona che sul palco si è unito nella canta “Sul cappello”. Iniziato con l’Inno di Mameli, il concerto è finito con il “Signore delle cime” in un’atmosfera di grande partecipazione e festosa unità, come soltanto il cantare insieme rende possibile.

    Alfredo Rizzi


    Un traguardo di tenacia e passione

    Il Coro Alpino Orobica, uno dei cori alpini più noti a livello nazionale, è nato a Varese nel 1987 in occasione del primo raduno nazionale degli ex coristi che si sono avvicendati tra il 1980 e il 1987 nel Coro militare della Brigata Alpina Orobica con sede a Merano. Fautore e guida del Coro fin dalle sue origini è don Bruno Pontalto, allora cappellano militare presso le caserme di Merano, dove i componenti del coro hanno prestato servizio di leva. Dal marzo 1987, con grande passione ed altrettanta sregolatezza, i componenti del coro, sempre diretti da don Bruno, hanno voluto provare a riproporre da congedati le cante della tradizione alpina, i canti religiosi e quelli popolari, con le particolari sonorità e l’inconfondibile genuina freschezza che li contraddistingue.

    Tanta strada da allora è stata fatta (in tutti i sensi!): il Coro annovera oltre 360 esibizioni a livello nazionale ed internazionale; ha effettuato incisioni discografiche ed ha partecipato a rassegne corali a livello internazionale ottenendo gratificanti riconoscimenti che hanno premiato la tenacia, la voglia di cantare e il particolare impegno. Occorre infatti ricordare che i componenti del Coro Alpino Orobica provengono da quasi tutte le provincie della Lombardia (e qualcuno anche dal Piemonte): non è facile spiegare come facciano a provare i canti, ma alla base di tutto sicuramente ci sono la tenacia e la passione, oltre ad una buona dose di incoscienza, testimonianze di quella generosità e di quello spirito di sacrificio che con grande umiltà qualcuno, prima, ha trasmesso loro.