Consegnato al nipote del reduce il gavettino trovato sull'Ortigara

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    Cerimonia al Soggiorno alpino ANA di Costalovara, gestito dalla Sezione Alto Adige.

    Nel numero di ottobre de L’Alpino riportammo la fotografia di un gavettino d’alluminio ritrovato durante il pellegrinaggio sull’Ortigara da Italo Trolese, un alpino del gruppo Don Bosco della sezione di Bolzano. Nonostante il tempo trascorso sulla montagna, sul gavettino era ancora visibile il nome: Angelo Schiavetti, classe 1882.

    Come spesso accade, Trolese è stato contattato da Mario Locatelli, nipote del reduce (Schiavetti, scomparso una ventina d’anni fa, fu tra i fortunati che tornarono dall’Ortigara al suo paese: Vendrogno, oggi in provincia di Lecco) per dirsi ben felice di poter venire in possesso di quella che la sua famiglia considera una specie di reliquia. Gli alpini del gruppo di Vendrogno hanno preso accordi con Ferdinando Scafariello, presidente della sezione di Bolzano per organizzare insieme una cerimonia nell’ambito della celebrazione del Natale alpino.

    Quale cornice migliore di quella del nostro splendido Soggiorno alpino di Costalovara, sull’altopiano del Renon? Ecco dunque che sabato 18 dicembre è giunto un pullman con gli alpini di Vendrogno e di Colico, accompagnati dal sindaco della cittadina Pietro Andrea Acerboni e da alcuni parenti dello scomparso reduce, tra i quali il nipote Mario Locatelli. Ad accoglierli, oltre al presidente Scafariello, il revisore dei conti nazionale Ruggero Galler, il maresciallo Gianluca Bertoli, comandante della stazione dei Carabinieri del Renon, i tre vice presidenti e i consiglieri sezionali, numerosi capigruppo della sezione e tanti alpini.

    Commovente il passaggio di mano del gavettino da Trolese al nipote del reduce, una sorta di testimone d’una ideale staffetta di valori tra passato e presente. Poi la celebrazione di una S. Messa in suffragio di tutti i Caduti celebrata nella pittoresca chiesetta del soggiorno alpino da don Gino Damonte che, all’omelia, ha ricordato il significato del Natale così vicino agli ideali alpini. Il presidente Scafariello ha rievocato la figura di Nino Barello, il lungimirante fondatore del Soggiorno alpino ed il sacrificio di tante giovani vite sull’Ortigara, montagna sacra agli alpini. Conclusa la parte ufficiale, tutti a tavola, allestita nelle sale del Soggiorno, per un pranzo in allegria accompagnato dal suono della fisarmonica e da canti. (g.f.l)