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venerdì, 19 Aprile 2024

Milovice, un fiore ai nostri Caduti

Da quindici anni gli alpini delle sezioni di Belluno e di Conegliano ritornano a Milovice, nella Repubblica Ceca, per ricordare i nostri connazionali internati in quel campo di prigionia durante il primo conflitto mondiale. Vi morirono in 5.276, per malattie e denutrizione, ed ora riposano nel cimitero militare internazionale di guerra, assieme a soldati di altre nove nazioni. Angelo Dal Borgo della sezione di Belluno e Lino Chies della sezione di Conegliano sono i promotori di questa annuale trasferta, avvenuta anche ai primi del mese scorso, e conclusasi con una breve ma intensa cerimonia.

Luigi Reverberi raccontato dal figlio

Il destino talvolta si presenta beffardo riservando una morte misera a uomini dal vissuto valoroso. Al generale Luigi Reverberi accadde così. Morì a sessantuno anni, il giorno del suo onomastico dopo una vita dal sapore leggendario. Ce ne parla il figlio, ingegner Bruno Reverberi, generoso ad accoglierci nella sua elegante dimora milanese.

Bestie da guerra

Il signor David Martin non credeva ai propri occhi quando ha scoperto nella canna fumaria del suo vecchio camino le ossa di quello che sarebbe risultato un piccione. Un piccione viaggiatore, con tanto di capsula e messaggio cifrato, scritto alle 16,45 del 6 giugno 1944, mentre era in corso lo sbarco alleato in Normandia. Il piccione, probabilmente sfinito dal lungo volo dalla costa francese era riuscito ad evitare quell’inferno di bombe, pallottole e soprattutto i falchi addestrati dai tedeschi per intercettare questi messaggeri alati, per finire nel camino di un tranquillo cottage del Surrey, a pochi chilometri dal comando dei servizi segreti britannici.

C’era una volta un’alpina…

La premiazione della 10ª edizione del concorso letterario “Alpini sempre” ha avuto un record di partecipazione. Nella sala del Circolo Culturale “La Società” c’erano gli alpini di Acqui e dell’acquese, di Novara, Casale, Asti, dalla Liguria, penne nere giunte da Savona e i marinai della sottosezione di Ponzone.

L'Italia, unica e unita

Ti scrive un altro artigliere da montagna, questa volta non del Nord ma del 4° Raggruppamento, Centro Sud, in riferimento all’editoriale del numero di novembre. Inutile dire che condivido in toto sia la forma che il contenuto del tuo scritto. Soltanto non riesco a conservare la pacatezza con la quale ti esprimi, e che ho molto apprezzato. Vorrei soltanto dire due paroline all’orecchio dell’altro artigliere. La nostra sezione non arriva a mille iscritti ma, sul suo vessillo risplendono sette Medaglie d’Oro.

I cappellani militari in guerra e in pace

L’esigenza di assistere spiritualmente i militari ha origini molto antiche: Augusto, primo imperatore romano, riunì nella stessa persona la dignità militare dell’impero con quella religiosa del pontifex maximus. Con Costantino, nel 300 avanti Cristo, a ciascuna legione venne assegnato un sacerdote e una tenda per le liturgie e la preghiera. Essi attraversarono la storia: videro inginocchiarsi fieri condottieri, confessarono leggendari sovrani. Conobbero la parte più fragile d’ogni animo, non attraverso la forza delle armi, propria della guerra, ma attraverso quella più potente e universale della preghiera.

Un’economia tutta tecnologia e qualità

Piacenza, che si appresta a ricevere nel 2013 l’86ª Adunata nazionale degli alpini, è una città fortemente ancorata alla tradizione, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Abbiamo già passato in rassegna la sua carta d’identità. Vediamo ora più da vicino la componente economica. In sintesi è una comunità con una forte tradizione agricola. Una tradizione che viene da lontano, ancora nei decenni scorsi il lavoro dei campi assorbiva la maggior parte della forza attiva. Nel 1951 in agricoltura opera il 49,2% degli addetti a livello provinciale contro il 25,9% dell’industria, l’11,2 del commercio e servizi vari, il 3 dei trasporti e comunicazioni e il 9,90 della pubblica amministrazione. Non solo.

“Dare un po’ di gioia a chi non l’ha”

Nei Paesi cristiani, specie in Italia, li chiamarono direttori di spirito, poi preti al campo e infine, cappellani militari. Padre Generoso da Pontedecimo era uno di loro. Beffardo il destino che nel 1934 indica “rivedibile per debole costituzione” quel chierico, frate cappuccino, con il naso sottile e aguzzo a sostenere piccoli occhialetti tondi.

Con gli alpini ad Herat

Ci sono volute undici ore di volo sulla direttrice Roma-Abu Dhabi per raggiungere la base italiana di Herat. Seduti sugli scomodi sedili a rete del C-130 dell'Aeronautica militare in partenza dagli Emirati Arabi c'è un piccolo plotone dell'ANA guidato dal presidente Corrado Perona, con Federico Di Marzo, delegato ANA a Roma, i consiglieri nazionali Giovanni Greco, Cesare Lavizzari e Angelo Pandolfo, il webmaster di https://www.ana.it Michele Tresoldi, e il vostro cronista.

La rubrica "Belle famiglie"

Leggo sul nostro mensile L’Alpino del mese di ottobre 2012, che la rubrica “Belle famiglie alpine” non è stata abolita ma spostata sul portale dell’ANA.

BIELLA – La sezione ha compiuto 90 anni

Il 90° anniversario di fondazione della Sezione ha coinvolto centinaia di alpini e amici in un programma denso di avvenimenti. La celebrazione ha avuto inizio qualche mese prima con l’atteso e applauditissimo concerto della fanfara della brigata Taurinense e si è conclusa a dicembre con l’esibizione al teatro sociale di Biella della fanfara dei Congedati della Cadore. Il clou dei festeggiamenti è stato in sede, in un salone gremito per ascoltare i cori “La Ceseta” di Sandigliano, “Stella alpina” di Vergnasco Magnonevolo e la “Corale di Casapinta”.

Inaugurato il deposito Colonna Mobile

Un importante tassello del progetto per la costituzione della Colonna Mobile dell’Associazione Nazionale Alpini è stato raggiunto. A Motta di Livenza (TV) nella giornata del 24 novembre, è stato presentato e inaugurato il magazzino-deposito delle strutture logistiche che compongono l’ossatura della Colonna Mobile ANA.

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