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giovedì, 2 Maggio 2024

In breve – gennaio 2013

Notizie in breve.

ARGENTINA – “Un ponte, due cuori”

Organizzato da diverse istituzioni locali si è svolto nelle sede dell' Istituto di Formazione di Lobos, provincia di Buenos Aires, un gemellaggio via internet fra la citta di Lobos e la città di Teggiano, provincia di Salerno.

Agricoltura e scuola a sostegno dell’Afghanistan

La possibilità di crescita e di ritorno alla normalità in Afghanistan passa soprattutto attraverso i tanti progetti umanitari di assistenza e ricostruzione sul territorio. Un bellissimo esempio è quello realizzato nella provincia di Herat, dove il contingente italiano ha collaborato per rendere più funzionale la “Urdu Khan Farm”, un’azienda agricola sperimentale. In cinque mesi di lavoro è stata costruita un’area che permetterà l’esposizione e la vendita delle centinaia di prodotti ortofrutticoli coltivati presso il Centro; alcuni sono prodotti di primissima qualità come le pesche e una varietà d’uva eccellente.

TRIESTE – Fiori ai Caduti per l’imperatore

A Trieste la Grande Guerra cominciò quasi un anno prima che nel resto d’Italia. Infatti questa città faceva parte dell’Impero Asburgico che il 28 luglio 1914 aveva dichiarato guerra alla Serbia. Tra l’1 e il 4 agosto entrarono in guerra Russia, Francia e Gran Bretagna. I coscritti triestini erano inquadrati nel 97° Reggimento “Waldstätten” che era dislocato in Croazia.

TRENTO – Il venticinquesimo della chiesetta di Drena

Il gruppo di Drena, guidato dal capogruppo Giuliano Chiarani, ha festeggiato il 25° di costruzione della chiesetta alpina, eretta in località Malga Campo di Drena, a 1.400 metri di altitudine, tra le magnifiche montagne che spaziano fino alle Dolomiti di Brenta.

Perona ai politici: “Noi ci siamo, e voi?”

È sempre più un momento di raccolta, oltre che di raccoglimento, la Messa che dal 1956 viene celebrata a dicembre di ogni anno in Duomo, a Milano. Fu una iniziativa di Peppino Prisco, in memoria dei Caduti del “suo” battaglione L’Aquila del 9° reggimento, poi estesa a tutti i Caduti. Con gli anni la Messa ha coinvolto un sempre maggior numero di Sezioni, Gruppi, alpini e cittadini. È divenuta un evento importante nella storia della nostra Associazione, rappresenta uno dei cardini della vita associativa: il ricordo di quanti hanno pagato con la vita il “dovere pericolosamente compiuto”.

Le donne, affidabili e precise

Oggi come ieri, nei licei e università, la donna ottiene migliori risultati del maschio grazie alla diligenza e allo spirito di sacrificio. Dopo 50 anni di vita in azienda posso testimoniare che la donna motivata è affidabile e precisa, non ammette intrallazzi ed è straordinariamente capace nella scelta del personale e nel recupero crediti.

Pastori con le stellette

Una famiglia, un mentore, un riferimento. Per i ragazzi di vent’anni, in guerra lontano da casa, era questo il loro cappellano. Pregavano insieme alle Messe, celebrate al fronte davanti ad un altarino da campo poco prima dell’attacco, restituiva loro uno sguardo di tenerezza ed era accanto nel momento dell’addio. E una volta a casa, portava una parola di conforto per alleviare la disperazione di genitori e fratelli. Nel loro servizio in guerra i cappellani militari furono uno dei più alti esempi di carità cristiana, uno spirito che sopravvive forte anche oggi, nella loro missione in tempo di pace. Lo sono in modo differente perché diversi sono gli scenari sociali, culturali e di riferimento.

Ombre e luci della storia

Se mi è concesso vorrei fare un’amichevole e breve precisazione all’amico Giuseppe Bertoldi di Gallarate che, sul numero di novembre della nostra rivista, ha evidenziato la stonatura del cappello alpino in quel di Predappio, dove “chi giace in quella tomba” è omaggiato da cappelli alpini.

SVIZZERA – Ginevra: celebrato il 4 Novembre

A Ginevra la celebrazione del 4 Novembre è la manifestazione italiana più seguita, con la partecipazione di autorità militari e civili e molti connazionali. Dopo la Messa, officiata dal nunzio apostolico mons. Tommasi e da mons. De Gregori, si è formato un corteo che, accompagnato dalla fanfara di Carouge, si è diretto al piazzale del Monumento per l’alzabandiera.

SAVONA – Gli alpini adottano… una collina

La collina di Alassio è stata adottata da un manipolo di volenterosi alpini che, negli anni, hanno cercato di salvaguardare l’integrità, la percorribilità e la vita di questo habitat tipico. E poiché le risorse locali sono esigue, a dare una mano ci sono i volontari delle valli lombarde e i volontari delle squadre antincendio boschive che lavorano a fianco degli alpini di Alassio.

Cappello e politica

Finalmente si legge a chiare lettere, a mio avviso (vedi L’Alpino n. 10), ciò che la nostra Associazione pensa dell’abuso del nostro cappello e del significato della vera politica, che non è quella che si vede ma quella che si vorrebbe vedere.

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