La delusione scomparsa
Caro alpino don Bruno, ora, come si usa dire, a bocce ferme, posso dire che mi sono sbagliato e mi sono pentito. Fra gli alpini astigiani che il primo sabato di settembre 2013, allorché fu assegnata l’Adunata nazionale a L’Aquila, penso non ci sia stato nessuno più deluso di me, e l’ho subito espresso con una email di protesta sul sito https://www.ana.it (l’unica pubblicata di disapprovazione e per la quale ho subito tante proteste).
Cuore al passato, sguardo al futuro
Cuore al passato, sguardo al futuro Sembra ieri ma sono già passati due anni da quando l’assemblea dei delegati mi ha eletto alla massima carica della nostra amata Associazione. Sono stati due anni intensi, percorsi nella continuità con chi mi ha preceduto, nel rispetto dei nostri valori fondanti ma, come naturale, anche con l’apporto delle mie, seppur modeste, capacità per permettere all’Ana di guardare al presente ma soprattutto al futuro con la giusta fiducia e serenità.
Rispetto e responsabilità
Lo scorso 31 maggio il teatro Dal Verme di Milano ha ospitato l’annuale assemblea dei Delegati, che ha avuto quest’anno un’appendice straordinaria, rivolta alle votazioni per la modifica degli articoli 15 e 20 dello Statuto e per l’inserimento di un nuovo articolo. Davide Forlani, già Presidente della Sezione di Brescia, è stato nominato presidente dell’assise; le funzioni di segretario per la parte speciale di modifica dello Statuto sono state svolte dal notaio Beppe Parazzini, per l’assemblea ordinaria da Roberto Celotta della Sezione di Milano.
“Una guerra differente”
In occasione delle cerimonie commemorative per il centenario della Prima Guerra Mondiale, la sezione Belgio, in collaborazione con la redazione de “L’Alpino in Europa”, ha predisposto per il 2015 due incontri di interesse storico-culturale. Il primo appuntamento, intitolato “Una guerra differente - Italia 1915-1918”, si è svolto lo scorso maggio a Bruxelles, nell’auditorium Espace, gentilmente messo a disposizione dalla Banca Monte Paschi Belgio grazie al direttore generale Daniele Bastianelli.
L’eroe spezzino
Il raduno dedicato ad Alberto Picco a La Spezia, si è aperto sabato sera con il concerto dei cori Ana Soreghina di Genova e Monte Sillara di Bagnone presso il Palco della Musica situato all’interno dei giardini storici, che ha richiamato una folta cornice di pubblico, piacevolmente colpita dal repertorio eseguito dalle due corali.
Quel “Silenzio” struggente
Caro direttore, vorremmo condividere con L’Alpino un’emozione vissuta durante l’Adunata a L’Aquila! Scendiamo via XX Settembre, dal centro verso la stazione, sabato 16 maggio intorno alle 18, insieme al nostro gruppo.
Dalla California per l’Italia
Sul fronte dell’Adamello, tra l’8 e il 9 giugno 1915 il sottotenente veronese Paolo Emilio Castelli aveva avuto l’ordine di condurre due plotoni del battaglione Morbegno verso le ridotte nemiche ai Laghi di Presena. Si trattava di una marcia notturna difficile anche dal punto di vista alpinistico, senza guide esperte, con una tormenta di neve che congelava il sudore degli uomini che da ore, in fila indiana, avevano scavalcato i passi Lago Ghiacciato e Maroccaro a tremila metri di quota. Le nuvole basse agevolavano la marcia nascondendola alla vista del nemico attestato al rifugio Mandrone, posto poco più sotto.
Alzabandiera e omaggio ai Caduti
L’alzabandiera in Piazza d’Armi ha aperto il sipario sull’88ª Adunata nazionale degli alpini. Come da tradizione il primo atto dell’Adunata è l’omaggio al Tricolore, «uno dei momenti più importanti, segno dell’attaccamento all’Italia», ha ricordato il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero che ha partecipato alla cerimonia con il comandante delle Truppe Alpine gen. D. Federico Bonato e al sindaco Massimo Cialente. Il primo cittadino ha parlato dell’Adunata come una grande scelta di solidarietà degli alpini in una città ferita: «È una iniezione di fiducia e orgoglio per L’Aquila e dopo sei anni è il primo grande momento di gioia collettiva della comunità».
Custode della memoria
Il tuo contributo per la nuova biblioteca
La donazione di oltre tremila libri di Storia militare, soprattutto sugli alpini e sulla Grande Guerra, ha arricchito enormemente il patrimonio culturale del Museo, rendendo nel contempo evidente la mancanza di mobili opportuni per poterli contenere. L’Associazione Amici del Museo Nazionale Storico degli Alpini ha inviato un’email ai Gruppi dell’Ana con i riferimenti per offrire un contributo; le donazioni continuano ad arrivare, anche da privati. Il prossimo 12 luglio ci sarà l’inaugurazione della biblioteca, rinnovata e più ampia così da poter esporre con dignità e orgoglio un patrimonio librario preziosissimo. Una targa ricorderà tutti i donatori, Gruppi Ana o privati e tra loro sono molti quelli che hanno scelto di intitolare la donazione ad un alpino “andato avanti”.
Gente d’Abruzzo
Conobbi i primi abruzzesi diversi anni fa a Tarvisio, durante il servizio militare, e di essi mi piacque subito il forte carattere unito ad una grande generosità che arrivai a sperimentare personalmente nella Caserma Lamarmora di Tarvisio e soprattutto nel corso delle esercitazioni di tiro.
Raduno dei congedati, caserma Plozner Mentil
Il Gruppo Ana Pal Piccolo, con l’Amministrazione comunale, la Protezione Civile e la Pro loco, organizza a Paluzza per il 4 e 5 luglio il 6º raduno dei congedati della caserma Maria Plozner Mentil, che qui prestarono servizio di leva dal 1954 al 1990.
“Ci volevano gli alpini!”
Siamo tornati a L’Aquila per tante ragioni: per incontrare le persone che avevamo soccorso dopo il sisma, per rivedere i luoghi e cosa è stato fatto in questi sei anni, per veder sfilare finalmente in un unico blocco tutta la Protezione Civile e per prestare ancora una volta il nostro supporto. Le attività che i volontari della Protezione Civile hanno svolto sin dalla prima mattinata di lunedì 11 maggio hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati. Quattro sono i luoghi segnalati e concordati con l’Amministrazione del Comune di L’Aquila. Anche in questo caso gli attestati di riconoscenza non sono mancati: «Ci volevano gli alpini…» è stata la più gettonata delle espressioni.