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sabato, 14 Dicembre 2024

MELBOURNE – Quasi 100 per Bortolo!

Il Presidente di Melbourne Aldo Zanatta, con Bortolo Benzoni, classe 1916, forse il socio più “vecio” delle Sezioni Ana in Australia. Auguri Bortolo, le tue 99 primavere sono davvero ben portate.

In politica senza cappello

Caro direttore, Le scrivo per chiederLe alcune considerazioni. Non è la prima volta che mi capita di vedere sui Tg nazionali signori che partecipano a manifestazioni politiche, portare distintivi partitici, sfoggiando il nostro cappello alpino.

Pericolose rivendicazioni

Caro direttore, ho letto su L’Alpino di febbraio 2015, come spesso mi capita di fare, la rubrica “Lettere al direttore”, sempre puntuale e schietta nelle tue risposte. Mi colpisce però la lettera di Tiziano Bertè, mio caro amico, collaboratore stimato e appassionato del Museo della Guerra di Rovereto.

Il mulo Facco

Gentile direttore, sono Pietro Fiorito Capogruppo alpini di Povo, già ufficiale in servizio permanente dei btg. alpini “Trento” e “Bassano”, attualmente nella riserva. Su preghiera appassionata e commossa dell’alpino conducente Bruno Trentini, Le chiedo un piccolo spazio per pubblicare queste mie righe per ricordare il mulo Facco decorato di Medaglia d’Oro.

TORINO – Doppia festa a Leinì

Il gruppo di Leinì ha festeggiato il 90º di fondazione e i 30 anni del coro Ana “Baita Caviet”. Sono state numerose le iniziative, a partire dalle serate dedicate ai concerti del coro e della filarmonica Vittorio Ferrero di Leinì. Particolarmente emozionante è stata la visita degli alunni della scuola elementare “Anna Frank” alla sede del Gruppo, per assistere alla proiezione di filmati e fotografie sulla storia degli alpini. I piccoli sono stati invitati ad eseguire dei lavori a tema “Alpini” e hanno risposto con tantissimi disegni e manufatti, esposti nel salone della “Baita Caviet”.

MAROSTICA – Per Attilio sono 105

Ha visto le lunghe colonne di soldati salire la valle del Laverda per raggiungere l’altopiano di Asiago nel 1916. Ha sentito il rumore degli scarponi chiodati diffondersi per le strade e il rombo delle artiglierie austriache nel 1918. Ha visto consegnare la Medaglia d’Oro alla mamma di Giovanni Cecchin, nel 1922. È Attilio Maroso classe 1909 che, il 16 dicembre 2014, ha raggiunto l’invidiabile traguardo dei 105 anni: è il più vecchio alpino della Sezione di Marostica e, probabilmente, d’Italia. Prestò servizio militare negli anni 1929-30 nel 2º reggimento di artiglieria alpina nella caserma Savoia di Gorizia, nel 1940 fu richiamato alla caserma di Strigno.

DANUBIANA – San Nicola… Alpino!

Alcuni alpini del Gruppo Ana Ungheria intitolato al “gen. G. Dal Fabbro” hanno portato dei doni natalizi agli alunni di una scuola elementare di Nagykata (provincia di Pest). Uno tra gli alpini è vestito da San Nicola.

I panni sporchi in piazza

C’è un dato incontestabile che indica il grado di salute de L’Alpino. Ed è la montagna di lettere che arrivano sul tavolo del direttore, puntualmente ogni mese. Lettere che qualche volta hanno alle spalle cultura storica e grande capacità comunicativa. Altre volte sono lettere più semplici nello stile, ma dietro alle quali si sente il cuore vero degli alpini e il profumo della loro genuinità. Sono scritti che si leggono sempre con piacere, se non fosse a volte per l’eccessiva lunghezza, che obbliga a maratone della mente, finendo per precludersi la possibilità di essere pubblicate, per ovvi motivi di spazio. La cosa bella di questi scritti è che ormai spaziano in ogni ambito della vita sociale.

Una grande medaglia

Cosa vuol dire essere stato un alpino in guerra? Vuol dire il pianto soffocato di una mamma o quello disperato di una sposa, che ti hanno visto partire...Vuol dire un treno pieno di soli uomini, che cantano e ridono ancora, un treno che ti porta lontano in terre sconosciute, assolate e deserte di sabbia, che ti brucia la pelle e ti confonde la mente, fredde e desolate di neve, che ti si incrosta sul viso e ti rovina i piedi... 

Alla scoperta delle Grotte di Stiffe

Le Grotte di Stiffe, si trovano a circa 15 chilometri da L’Aquila, sull’apice della forra sovrastante il piccolo paese di Stiffe, frazione del Comune di San Demetrio ne’ Vestini. In prossimità della grotta è possibile ammirare uno degli angoli più belli di tutto l’Abruzzo: da una parte lo sguardo si adagia sulla placida, morbida visione della conca aquilana, dominata dalla imponente mole della catena del Gran Sasso d’Italia, dall’altra s’inerpica sull’aspra parete rocciosa alta cento metri, che sovrasta l’ingresso della grotta e si perde nella lussureggiante vegetazione della forra, attraversata da sentieri naturalistici.

Noi e l’Islam

Apprezzo sempre le “lettere al direttore” perché sono uno spaccato della nostra umanità. Apprezzo molto che Lei direttore metta spesso in evidenza due temi ricorrenti nei recenti dibattiti pubblici. Mi riferisco al tema delle “foibe” e a quello del malessere di quasi tutto il pianeta nei confronti del ricco occidente, soprattutto da parte mondo musulmano. Penso che quando si affrontano argomenti difficili, è obbligatorio farlo avendo come faro uno dei nostri valori principali, la verità. 

In breve – aprile 2015

Notizie in breve.

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