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domenica, 28 Aprile 2024

«Non andate via!»

Grazie e grazie… Lo ripeteremo ogni volta che penseremo a voi. Questi giorni, questo raduno così grande, così oceanico, un po’ l’avevamo temuto. Non vi conoscevamo, non sapevamo nulla, o quasi, della vostra vitalità, del vostro coraggio, della vostra allegria e delle vostre musiche. Il primo giorno vi abbiamo guardato un po’ con curiosità e molto con sospetto. 

Adunata o sagra campestre?

Caro direttore, comincio con quella che dovrebbe essere la conclusione della lettera: “Tanto le cose non cambiano mai!”. Anche quest’anno a L’Aquila si sono verificate situazioni e problemi che ormai caratterizzano tutte le nostre adunate da molti anni. 

MILANO – Al Tempio della Vittoria

E' ormai da un anno che tutti i sabati gli alpini della Sezione di Milano presidiano il Sacrario dei Caduti di largo Gemelli, chiamato anche “Tempio della Vittoria”. Dalle 9 alle 17 accolgono i visitatori - moltissimi gli stranieri - in questo luogo indicato in tutte le guide turistiche della città. 

Un aiuto per la “Tenda dell’anima”

La “Tenda dell’anima” al Pian delle Betulle, in alta Valsassina (Lecco), ex voto degli alpini del battaglione Morbegno, rappresenta un luogo della memoria che a oltre mezzo secolo dalla costruzione, mantiene intatta la forza evocativa e di narrazione di fatti accaduti più di settant’anni fa ma ancora vivi nel ricordo degli alpini lecchesi. 

Business Adunata

Caro direttore, vorrei subito precisare che questa mia non vuole assolutamente essere una polemica e riguarda tutti gli ambulanti che vendono di tutto durante le adunate. Penso che le nostre adunate nazionali siano diventate anche un bel business per la città che le ospita e per tutti gli operatori che gravitano intorno. 

16º Raduno alpini 4º rgpt. Viareggio, 25/27 settembre 2015

Sabato 19 settembre: ore 11 - Villa Argentina, inaugurazione mostra dei disegni eseguiti dai ragazzi delle scuole primarie sul tema “La Grande guerra vista dai ragazzi di oggi”. Venerdì 25 settembre: ore 9 ritrovo alla sede Ana in via Salvatori e trasferimento con mezzi propri a S. Giovanni alla Vena per ricordare l’alpino Francesco Vannozzi, caduto in Afghanistan; a seguire, deposizione di una corona di alloro sulla lapide della Medaglia d’Oro al V.M. Enzo Zerboglio presso la Chiesa di S. Caterina in Pisa; ore 9,30 apertura “Ana Point” a Villa Argentina.

Bèrghem arriva prima

Bedonia è una cittadina in provincia di Parma, incastonata fra le cime dell’appennino dell’alta Val Taro dove, in ogni famiglia, è presente e viva la tradizione alpina. Teatro di tante manifestazioni di grande richiamo per le penne nere: quattro raduni sezionali e un’adunata nazionale della Julia, nel 1953 fu don Carlo Gnocchi a celebrare la Messa in uno di questi eventi. Nel 2003 approdò a Bedonia lo sport alpino con l’organizzazione del 31º campionato Ana di marcia di regolarità in montagna. 

Giornata della memoria per i Caduti sulle Tofane

Il 19 luglio saranno commemorati i Caduti sulle Tofane, in occasione delle celebrazioni per i cento anni della morte del gen. Cantore. Alle ore 10 Messa celebrata da mons. Sandro Capraro a Forcella Fontananegra, presso il “Cippo al gen. A. Cantore”; ore 14.30 cerimonia al Sacrario dei Caduti della Grande Guerra a Pocol; ore 16 al piazzale Autostazione di Cortina d’Ampezzo, deposizione corona al Monumento al gen. Cantore.

CASALE MONFERRATO – Incontro a scuola, con gli alpini

E' stata una bellissima manifestazione iniziata con l’alzabandiera sul piazzale della ex stazione ferroviaria, accanto al monumento dedicato all’alpino Beniamino Ferraris. Un gesto semplice, pieno di sincera devozione per il nostro Tricolore che si è disteso sul pennone, sospinto dal vento, mentre tutti cantavano l’Inno di Mameli. 

Mangiar… si deve

“Che mestiere facevi da borghese?”. “Fabbricante di fisarmoniche e di manichi di scope”. “Bene da oggi passerai cuoco alla mensa ufficiali!”. Con questi criteri, il più sovente, si fabbricavano i cuochi delle mense di guerra. Questo accadeva, naturalmente, quando il cuoco autentico, il professionista degli intingoli e della casseruola, se l’erano portato via i Comandanti superiori con un laconico fonogramma che faceva mugugnare per dodici ore consecutive il direttore di mensa. Eppure questi cuochi “comandati”, creati tali sul campo, balzati dal nulla alla più importante fra le cariche gastronomiche del reparto, come per miracoloso incantesimo, erano portentosi. 

Un disegno geniale

Caro direttore, il numero di maggio de L’Alpino mi ha dato una grande felicità. Complimenti per aver dedicato la copertina al disegno di un bambino. Prima di tutto perché il disegno è veramente geniale in quanto sintetizza l’essenza dell’alpino e poi perché è stato fatto da un bambino. Non le nascondo che secondo la mia modesta opinione, essere alpini non può fermarsi solo ai ricordi, commemorazioni o feste. Essere alpini vuole dire uno stile di vita fatto da senso del dovere, semplicità, modestia, attenzione verso gli altri, impegno quotidiano, amore verso il proprio Paese.

A tavola con gli alpini

L’impegno degli alpini verso i giovani prosegue ogni anno con maggiore slancio. Nell’anno della grande esposizione universale non poteva esserci argomento più pertinente di quello proposto dalle penne nere di Como, che hanno coinvolto gli alunni della scuola elementare Corrado e Giulio Venini sul tema: “A tavola con gli alpini, i sapori della montagna”. 

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