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domenica, 28 Aprile 2024

CUNEO – Limone Piemonte abbraccia la Taurinense

Il Comune di Limone Piemonte, con una bella cerimonia, ha conferito la cittadinanza onoraria alla brigata alpina Taurinense «perché promotrice e custode di quei valori morali e civili, profondamente radicati nella Comunità e che sfociano nel comune amore per la Patria e verso le persone più in difficoltà, valori e punti di riferimento irrinunciabili in questa società che troppo spesso tende a dimenticarli». 

NEW YORK – Columbus Day

Una bella foto ricordo in occasione del Columbus Day a Dallas, in Texas. Da sinistra: Gina Paveglio, aggregata della sezione di New York, il capitano pilota Fabio Bongiorno, il col. pilota Paolo Baldasso dell’Aeronautica Militare di stanza alla Sheppard AFB di Wichita Falls e il geniere Alpino Giuseppe Clemente iscritto alla sezione di New York. Gina, appassionata motociclista, sta in sella alla sua due ruote con sciarpa e casco “personalizzati”.

Accogliere con dignità e legalità

Gentilissimo direttore, non condivido le precisazioni da lei fornite alla lettera di Giuseppe Jovino (L’Alpino di gennaio 2015). La speranza di una vita migliore che anima i migranti (sia essa originata dalla fame, dalla paura della guerra, o da qualsiasi altro disagio patito nei paesi d’origine) non può essere fermata in alcun modo, non fosse altro che per l’altissimo numero di individui coinvolti, centinaia di migliaia di persone a meno che, consapevolmente, non accettiamo l’idea e la responsabilità del genocidio come “soluzione finale”.

Fratel Bordino sarà Beato

Andrea Bordino nasce a Castellinaldo (Cuneo) il 12 agosto 1922, terzogenito di una famiglia molto religiosa di quattro sorelle e di quattro fratelli. Andrea vive la propria giovinezza tra la casa, le vigne paterne e la parrocchia. Nel gennaio 1942 è chiamato alle armi e arruolato nel gruppo Pinerolo, 4º reggimento Artiglieria Alpina, Divisone Cuneense dove trova il fratello Risbaldo, rientrato dalla Campagna di Albania. Il 15 agosto partono insieme per il fronte russo. Non sono schierati in prima linea poiché il comando del 4º reggimento Artiglieria si installa a Sollonscki, un villaggio tra Valuiki e Rossosch. Caduti prigionieri nel gennaio 1943 i fratelli Bordino soffrono insieme la tragica ritirata per circa un mese.

Il messaggio di Nikolajewka

COLICO

Monito e insegnamento per le nuove generazioni, ricordo di quanti hanno combattuto, memoria del passato per costruire il futuro. È questo il significato della cerimonia del 72º anniversario della battaglia di Nikolajewka, organizzata a Colico dall’omonima Sezione. La commemorazione ha avuto inizio domenica mattina in piazza V Alpini con l’alzabandiera alla presenza di un picchetto armato del 5º Alpini di Vipiteno e del vice comandante delle Truppe Alpine, gen. D. Marcello Bellacicco.

L’italianità e le sezioni all’estero

Cos’è l’italianità? È un sentimento profondo, antico, bimillenario che unisce mille provincialismi, mille dialetti in un’unica nazione che, per molti aspetti, presenta diverse facce, talora apparentemente diverse, ma con un’unica cultura di base e unici valori fondanti. L’italianità si manifesta in molti modi. È quel sentimento d’identità che sentiamo immediatamente appena varchiamo i confini nazionali.

COMO, COLICO, LECCO, SONDRIO – “La lunga Marcia” a Madesimo

Gli Alpini delle sezioni di Como, Colico, Lecco e Sondrio si sono ritrovati a Madesimo per commemorare il 72º anniversario della battaglia di Nikolajewka e ricordare i tanti Alpini di quelle valli che combatterono in terra di Russia.

Buon lavoro, Presidente Mattarella!

A nome mio personale, del Consiglio Direttivo Nazionale e dei nostri 380.000 associati esprimo le congratulazioni di tutti gli Alpini in congedo per l’Alta carica alla quale Ella è stata chiamata. Le giunga un augurio sincero per il delicato compito che dovrà svolgere in un periodo non certo facile della nostra storia e l’assicurazione che gli Alpini in congedo saranno come sempre al fianco delle Istituzioni e a disposizione per l’Italia.

Sebastiano Favero Presidente Associazione Nazionale Alpini

Formazione continua

Prosegue il programma formativo rivolto alla componente della Protezione Civile ANA. L’incontro di Motta di Livenza ne rappresenta una tappa sostanziale, prima di tutto perché i volontari hanno potuto esaminare nel dettaglio la struttura operativa della Colonna Mobile ANA e anche per il notevole seguito. Sono intervenuti i rappresentanti di 62 Sezioni - tra coordinatori delle unità sezionali di Protezione Civile, presidenti e referenti sezionali - i coordinatori dei 4 Raggruppamenti, i referenti regionali, e i coordinatori delle diverse specialità.

Grandi emozioni

Caro direttore, da molti anni ricerco fotografie e documenti riguardanti la sezione ANA di Verona e, in particolare, il gruppo di Soave a cui sono iscritto. Sono spesso in contatto con il Centro Studi ANA per scambi di documenti e foto. La mia passione mi ha spinto a creare un sito internet, che mi dà grande soddisfazione e che utilizzo per inserire fotografie e documentazioni sulla storia dell’ANA di Soave e degli Alpini in generale.

BELGIO – Per Liegi sono 55

La festa annuale del gruppo ANA di Liegi quest’anno è stata speciale per la ricorrenza del suo 55º anno di fondazione. Un folto gruppo di Alpini e simpatizzanti ha segnato il tutto esaurito per la cena e per il ballo, a cui è seguita una grande tombola benefica. Il capogruppo Romano Cappussi e tutto il comitato si sono prodigati nelle cucine e in sala per offrire un servizio impeccabile. È stata una gioia per tutti, condita dal sapore di Patria e di fraternità tra gli emigrati.

La forza del gruppo

L’accensione del tripode da parte di Manfred Reichegger, campione di sci alpinismo del Centro Sportivo dell’Esercito, ha aperto ufficialmente la 67ª edizione dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine, ritornati sulle nevi dell’Alta Val Pusteria, a San Candido, Dobbiaco e Sesto. In gara 1.550 atleti italiani e di altre 14 nazioni (Argentina, Bulgaria, Cile, Francia, Germania, Libano, Macedonia, Oman, Polonia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera e Ungheria). Concentrazione, tensione, agonismo, desiderio di successo. I Ca.STA sono tutto questo, ma hanno altre caratteristiche che li rendono unici: la condivisione, il gioco di squadra e il grande affiatamento senza il quale difficilmente si forma un buon amalgama, non solo tra gli atleti, ma - visto che parliamo di militari - anche tra uomini e donne che si troveranno ad operare fianco a fianco in delicate missioni.

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