In occasione delle cerimonie commemorative per il centenario della Prima Guerra Mondiale, la sezione Belgio, in collaborazione con la redazione de “L’Alpino in Europa”, ha predisposto per il 2015 due incontri di interesse storico-culturale. Il primo appuntamento, intitolato “Una guerra differente – Italia 1915-1918”, si è svolto lo scorso maggio a Bruxelles, nell’auditorium Espace, gentilmente messo a disposizione dalla Banca Monte Paschi Belgio grazie al direttore generale Daniele Bastianelli.
Il convegno è stato presentato nella splendida cornice dei palazzi sede del Parlamento Europeo, dal Delegato alle Sezioni all’estero Ferruccio Minelli e si è concluso con l’intervento del presidente nazionale Sebastiano Favero che ha parlato dei progetti dell’Ana in occasione del centenario della Grande Guerra. La conferenza ha avuto come relatore il prof. alpino Marco Mondini, alpino di Bassano del Grappa con un curriculum d’eccellenza.
Laureato in Storia all’Università di Pisa, dal 2005 è professore all’Università di Padova dove insegna Storia militare europea al Dipartimento di Scienze Politiche e fa parte di numerosi enti scientifici di ricerca storica e militare. Nel 2014 Mondini pubblica “La guerra italiana – Partire, raccontare, tornare 1914-1918”, dal quale trae spunto per la relazione su “Una guerra differente – Italia 1915-1918”.
Gli italiani in guerra vengono osservati e descritti in un modo nuovo e avvincente. Nel parlare di guerra Mondini fa ricorso a una serie di fonti, dai giornali alla memoria, mettendo a fuoco tre aspetti essenziali: l’attesa della guerra e la mobilitazione totale nel periodo precedente il 1915; l’esperienza del fronte così come è stata raccontata dai combattenti in memorie, corrispondenza e diari e come è stata interpretata e reinventata da giornali, riviste, film e il peso della guerra sul dopo, con il culto dei Caduti attraverso i monumenti e la creazione del mito.
Concludendo la sua conferenza, Mondini ha evidenziato che: «La maggior parte di coloro che vennero travolti dalla guerra, fossero soldati al fronte o donne mobilitate nelle retrovie, fece la propria parte fino in fondo». Il secondo convegno si svolgerà il 3 e 4 ottobre prossimi a Marcinelle, nel sito minerario Bois Du Cazier – dove perirono 262 minatori di cui 136 migranti italiani, divenuto nel 2012 patrimonio mondiale dell’Unesco – sede del primo Raduno degli alpini in Europa. Un incontro che vuole ricordare i minatori, celebrare i Caduti della Prima Guerra Mondiale e favorire momenti di vera amicizia, di scambio di idee per rivitalizzare il legame profondo fra tutti gli alpini d’Europa.
Nell’occasione sarà presentata l’interessante mostra “Gli alpini e l’Europa nella Prima Guerra Mondiale”, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Ana. Per informazioni dettagliate sul programma del convegno di ottobre e per prenotazioni collegarsi su www.https://www.ana.it
Giovanni Camesasca