I recuperatori militari al 4° Aves Altair

0
818

Il  4°  reggimento  Aves “Altair”  dal  20  gennaio  sta svolgendo  il  terzo  corso  di  Recuperatore  militare  con  lo  scopo  di  formare personale  in  grado  di  operare  con  il  verricello  in  dotazione  agli  aeromobili dell’aviazione dell’Esercito. L’iter  addestrativo,  della  durata  di  due  settimane, prevede  un’intensa  attività  diurna  e  notturna  durante  la  quale  i  frequentatori si  confrontano  con  le  innumerevoli  difficoltà  imposte  da  un  ambiente impervio.

Organizzato  e  condotto  dal  Centro  Formazione  Equipaggi  del  4°  “Altair”, questo  percorso  è  rivolto  al  personale  della  Forza  Armata specializzato  in  operazioni  particolarmente  impegnative  e  di  soccorso.  Il  3° corso,  attualmente  in  atto,  è  composto  da  frequentatori  accuratamente selezionati  dal  Comando  Truppe  Alpine,  tra  i  più  esperti  e  qualificati   comandanti  delle  squadre  di  Soccorso  alpino  militare.  A  guidarli,  un  team  di personale  con  qualifica  di  esaminatore  e  formatore  dell’Aviazione  dell’Esercito che  trasmette  ai  frequentatori  le  tecniche  e  le  procedure  tattiche  di  intervento con  verricello  in  ambiente  impervio.

L’esigenza  della  figura  del  Recuperatore  militare  nasce  dalle  esperienze maturate  dai  nostri  militari  nei  teatri  operativi,  oltre  che  dagli  interventi condotti  nelle  situazioni  di  emergenza  verificatisi  negli  ultimi  anni  sul  territorio nazionale:  terremoti,  eccezionali  nevicate,  alluvioni  e  attività  di  ricerca  e soccorso,  anche  in  ambiente  montano. 

Il  Recuperatore militare  può  rivelarsi elemento  fondamentale  per  aumentare  la  capacità  e  l’efficacia  dell’intervento. In  generale,  per  questo  tipo  di  missioni  che  rientrano  nel  Piano  di  Pronto Intervento  Aereo  Nazionale,  l’Aviazione  dell’Esercito  fornisce  la  disponibilità dei  propri  aeromobili,  sempre  pronti  a  intervenire  (h24  e  7 giorni  su  7)  in  caso di  emergenza. Questo  corso  conferma  l’intenzione  della  Forza  Armata  di  dotarsi  di  figure sempre  più  specializzate,  addestrate  e  prontamente  impiegabili  a  supporto della  popolazione  civile,  traendo  spunto  da  quanto  già  attuato  nei  teatri operativi.

Terminata  la  fase  diurna,  a  partire  dalla  prossima  settimana,  l’addestramento vedrà  impegnati  frequentatori  e  istruttori  nella  fase  notturna,  per  preparare  e testare  il  personale  nelle  operazioni  di  recupero  in  assenza  quasi  totale  di luminosità.