Alpini dell’Ana: avanti!

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In una mattina d’autunno, nell’ora in cui Milano dorme ancora, arrivano alla spicciolata e con largo anticipo, come d’uso tra gli alpini, i Presidenti di Sezione convocati alle Stelline per l’annuale riunione. Alle 10 si comincia. Siamo oltre 180 e questo la dice lunga sulla voglia di esserci, non solo dei Presidenti, ma di chi lavora al loro fianco. Il saluto alla Bandiera, immancabile per noi alpini, apre la riunione. 

Tutti pronti, prima ad ascoltare e poi ad intervenire, questa è la nostra forza: incontro e confronto, con la franchezza e la sincerità che devono continuare ad essere principi fondamentali degli alpini. Il Presidente Favero affronta tutti gli argomenti all’ordine del giorno, uno in fila all’altro, facendoli precedere da alcune considerazioni di carattere più generale e in particolar modo evidenziando che a breve il Consiglio Direttivo Nazionale inizierà a lavorare per rivedere o meglio ridefinire, le regole per le candidature alle cariche nazionali e quelle per i procedimenti disciplinari che vanno rese più attuali considerate anche le recenti esperienze vissute.

Altro argomento è il centenario della Grande Guerra. Molteplici sono le iniziative attuate da Gruppi e Sezioni, per la Sede Nazionale sono organizzate dal Centro Studi (articolo a pag. 39). Il Presidente si sofferma sull’importanza di promuovere il concorso rivolto alle scuole“Il Milite… non più ignoto”, i Presidenti sono invitati a sensibilizzare i Capigruppo affinché divulghino il concorso nelle scuole dei loro paesi.

Continua l’impegno nei sacrari che, come sottolinea il Presidente Favero, è fondamentale sia per la loro conservazione, ma soprattutto per rendere fruibili ai numerosi visitatori questi luoghi della memoria. Si passa quindi all’analisi dei dati relativi alla forza numerica dell’Associazione. La situazione al 31 ottobre 2016 indica un calo totale di iscritti, rispetto allo scorso anno, dell’1,05%: gli alpini scendono dell’1,8% mentre gli aggregati salgono dell’1,7%. Siamo ancora in molti: 274mila alpini e oltre 78mila tra aggregati e amici degli alpini, cifre che saranno ritoccate in positivo da qui alla fine dell’anno con il completamento del tesseramento. Se riusciamo a mantenere questi numeri, nonostante a sospensione della leva obbligatoria, lo dobbiamo anche all’impegno dei Capigruppo e dei Presidenti di Sezione che non si stancano mai di cercare i dormienti e di dare la sveglia ai più distratti, lo sostiene con chiarezza Favero.

Quindi il tema clou dell’incontro: il Futuro associativo. È un tema importante che ha avuto inizio sotto la presidenza Perona. Di recente è stata ridefinita la regolamentazione relativa agli “amici degli alpini”, gli ex aiutanti, tanto per capirci. È stata loro concessa la possibilità di sfilare alle nostre adunate e manifestazioni con il copricapo norvegese per il quale è stato definito un nuovo fregio. Ma il tema rimane aperto e di sicuro interesse tanto è vero che ha visto, nella seconda parte della mattinata, due importanti interventi da parte dei Presidenti di Vicenza Luciano Cherobin e di Milano Luigi Boffi. Abbiamo ancora un po’ di strada da fare su questo argomento che attira l’attenzione di tutti, dalla dirigenza ai Gruppi.

L’intervento del Presidente del Comitato Organizzatore (il Coa) Luigi Cailotto ha fornito un aggiornamento sull’andamento dei lavori per l’Adunata di Treviso, l’Adunata del Piave. Tutto procede secondo programma e a giudicare dalle prenotazioni di alloggi collettivi e di piazzole per tende e camper registrate sino ad oggi, si preannuncia un’Adunata molto partecipata. Anche il Presidente della Sezione di Treviso, Raffaele Panno, interviene per dare ulteriori informazioni sull’organizzazione. Non poteva mancare la discussione sul terremoto nell’Italia centrale. Il Presidente Favero ha relazionato sull’impegno dei volontari, sulla sua visita nelle zone di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto assieme ai Presidenti delle Sezioni di Roma, Marche e Abruzzi.

È stato distribuito a tutti i Presidenti una relazione con il punto della situazione e gli interventi che l’Ana ha in animo di realizzare. Bisogna soprattutto tener conto di quanto successo con il secondo sisma del 30 ottobre che ha ulteriormente reso critica la situazione e ampliato l’area terremotata. L’Ana intende realizzare, come sua consuetudine, opere durature per l’intera comunità. Dopo alcuni interventi da parte dei Presidenti su vari temi, alle 12,30 i lavori si concludono con gli auguri di Natale del Presidente Favero. Anche quest’anno l’incontro ha sottolineato l’amore che tutti noi sentiamo verso la nostra Associazione.

Procediamo uniti con l’obiettivo unico e comune che deve rimanere il bene dell’Ana e parafrasando l’indimenticabile generale Reverberi: alpini dell’Ana, avanti!

Adriano Crugnola
direttore.generale@ana.it