Nel 2017 il Centro Studi Ana avvierà un nuovo progetto triennale, chiamato “…degni delle glorie dei nostri avi”, che si propone di raccogliere le motivazioni delle 12mila decorazioni al Valor Militare concesse agli appartenenti alle Truppe Alpine.
Come capo progetto è stato individuato, grazie alla sua disponibilità e alla sua competenza, Pierluigi Scolè, che ha già iniziato la ricerca insieme ad un gruppo di lavoro formato da Italo Semino, Andrea Bianchi, Guido Fascioli e Lisa Bregantin, ma aperto a tutti i volenterosi che vorranno collaborare all’iniziativa. Al fine di una più ampia e duratura visibilità e fruibilità, la divulgazione dei risultati raccolti avverrà tramite https://www.ana.it, attraverso la costituzione di una banca dati digitale, affiancata da quattro e-book, come già fatto in altre occasioni, ciascuno dei quali dedicato ad un anno della Grande Guerra.
Il centenario del primo conflitto mondiale è l’occasione giusta per questo lavoro che si preannuncia impegnativo, considerato che il materiale si trova sparso tra le oltre 126mila motivazioni conferite agli appartenenti di tutte le armi e specialità dell’Esercito.
L’intento è quello di realizzare una raccolta organica delle motivazioni per tutelare un patrimonio morale imponente, testimonianza del senso civico delle generazioni precedenti, espresso in un’epoca storica nella quale virtù sociali e militari finivano per sovrapporsi fino a coincidere nell’equazione buon cittadino uguale buon soldato.
Ma esiste anche un valore storico per cui quelle motivazioni meritano di essere sottratte alla semi clandestinità e ritornare così patrimonio pubblico. L’atto eroico, infatti, non necessariamente si accompagna a violenza e distruzione, ma di frequente è un gesto di altruismo e di solidarietà umana, espressione dunque di quei valori che permangono tutt’oggi come elementi costitutivi dell’alpinità e dell’Associazione Nazionale Alpini che ne raccoglie l’essenza.