Era iscritta alla Sezione di Valdagno, Cristina Castagna morta sul Karakorum. Sabato 1 agosto la Messa in suffragio

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Cristina Castagna, la giovane alpinista che lo scorso 18 luglio ha perso la vita sulle montagne del Pakistan, lavorava come infermiera a Vicenza ed era iscritta al gruppo alpini di San Quirico (Sezione di Valdagno), con il quale collaborava nella squadra sanitaria.

La 31enne alpinista valdagnese è scivolata per decine di metri, precipitando in un crepaccio sotto gli occhi dell’amico Giampaolo Casarotto, con il quale aveva appena vinto il Broad Peak, noto agli appassionati come K3 , perché con i suoi 8047 metri è la terza vetta più alta nella catena pakistana del Karakorum.

Cristina era la più giovane donna italiana ad aver superato il muro degli ottomila e la prima vicentina a oltrepassare questo limite. Aveva debuttato sulle vette extraeuropee nel 2003 salendo l’Aconcagua in Argentina (6.932 metri). Lo stesso anno era nella spedizione per l’Everest con Mario Vielmo: si fermò a 7.800 metri, ottenendo il titolo di Reginetta del Colle Nord . Nel 2004 oltrepassò quota 8000 salendo in vetta al Shisha Pangma. Il 22 luglio 2005, con Mario Vielmo e Gerlinde Kaltenbrunner, vinse il Gasherbrun II (8035 metri). Nel 2006 in Himalaya affrontò la salita del Lhotse (8516 metri) e nei due anni successivi reggiunse la vetta del Dhaulagiri (8163 metri) e del Makalu (8462 metri).

Sabato 1 agosto alle ore 10 sarà celebrata a San Quirico di Valdagno una Messa in suffragio a Cristina Castagna.


Cristina Castagna con il gagliardetto del gruppo di San Quirico.