Operazione 'Emergenza Napoli'

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E’ ormai noto che il Governo ha chiesto all’Associazione Nazionale Alpini di intervenire a Napoli per l’avvio della raccolta differenziata. Purtroppo, come spesso accade nelle situazioni delicate, molti si sentono in diritto di intervenire a dire la loro opinione anche su questioni delle quali non conoscono bene i contenuti ed i contorni, creando, il più delle volte, scompiglio e sconcerto nei nostri associati.

E’ per questo motivo che intendo precisare i contorni fondamentali di questa operazione per sgombrare il campo da equivoci inutili e dannosi. Deve essere chiaro, anzitutto, che l’operazione coinvolgerà i nostri soci a prescindere dalla loro appartenenza alla Protezione Civile. Sarà insomma, una vera e propria operazione di tutta l’Associazione Nazionale Alpini.

Deve essere, altresì, chiarito che i nostri soci non saranno chiamati a movimentare immondizia o per operazioni, comunque, di smaltimento dei rifiuti. Il Governo ci ha chiesto di dare un contributo all’avvio della raccolta differenziata, contributo che non consiste nella mera diffusione di fredde nozioni ma che si deve concretizzare, invece, in una vera e propria campagna diretta a portare a Napoli un cenno di solidarietà concreta, un barlume di speranza ad una popolazione che attualmente sembra esserne priva per una serie infinita di motivi che è inutile qui ripercorrere.

Quello che ci è stato richiesto, dunque, è un intervento perfettamente in linea con il nostro spirito, le nostre qualità e il nostro stile di vita. Siamo perfettamente consapevoli, e certamente lo è anche il Governo, che senza uno scatto d’orgoglio del popolo napoletano, difficilmente l’operazione potrà avere effetti duraturi.

Ecco perché abbiamo aderito alla richiesta delle Istituzioni: perché riteniamo che un nostro intervento possa contribuire a combattere quella disillusione, quella rassegnazione che oggi sembrano affliggere la popolazione napoletana e cercheremo di farlo con le nostri armi: l’umanità, la semplicità, l’immediatezza, l’efficienza, la disponibilità.

Non pretendiamo di andare ad insegnare niente a nessuno sia chiaro, ma crediamo che la nostra storia e il nostro stile di vita possano avere effetti benefici e duraturi su quel popolo così come è avvenuto in tante altre parti d’Italia e del Mondo.

Crediamo, insomma, di avere le carte in regola per portare un messaggio concreto di speranza che, peraltro, è lo stesso messaggio che i nostri Padri ci hanno insegnato e chiesto di tramandare e cioè che il segreto della serenità sta nella consapevolezza di aver fatto fino in fondo il nostro dovere.

Il Presidente Nazionale
Corrado Perona