Giornata conclusiva della 80 Adunata Nazionale

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Ottantamila alpini hanno sfilato a Cuneo nella giornata conclusiva della 80ª Adunata nazionale. E’ stata una manifestazione imponente che la tipologia della città, un vero cuneo diviso in due da un lunghissimo viale interrotto dalla splendida piazza Galimberti, ha reso ancora più straordinariamente imponente. E’ stato un flusso ininterrotto di alpini, dalle sezioni più lontane a, ultima per tradizione, la sezione che ha organizzato l’Adunata: Cuneo.

Possiamo dire che è stata una adunata eccezionale, con una massiccia partecipazione di alpini che già mercoledì avevano raggiunto Cuneo a migliaia. Si calcola che sabato ci siano state non meno di trentocinquantamila presenze.

Prima dello sfilamento l’on. Carlo Giovanardi, per delega del presidente della Camera Bertinotti, aveva passato in rivista i reparti in armi, raggiungendo quindi la tribuna d’onore dove nel corso della mattinata sono giunti il presidente del Senato Franco Marini (con il suo bel cappello alpino) il presidente è iscritto alla Sezione Abruzzi), il ministro della Difesa Arturo Parisi, e nel corso della giornata il ministro della Salute Livia Turco e il ministro del Lavoro Cesare Damiano.

E la presidente della Regione Mercedes Presso, della Provincia Raffaele Costa e il sindaco Alberto Valmaggia. Per la parte militare, erano presenti il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Paolo Di Paola, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito Filiberto Cecchi, il generale di Corpo d’Armata Bruno Iob comandante del Comando Forze Terrestri, il comandante delle Truppe alpine generale di Corpo d’Armata Armando Novelli.

Particolarmente significativo l’accenno degli speaker al progetto di legge che tende a eliminare le restrizioni previste nella legge dell’obiezione di coscienza. L’obiezione di coscienza, quella vera, è sempre stata considerata con grande rispetto dall’Associazione Nazionale Alpini, un po’meno gli stratagemmi di quanti, con sotterfugi, hanno evitato il servizio di leva facendolo fare agli altri. La sfilata è stata chiusa da 135 Tricolori, quanti sono gli anni delle Truppe alpine. Infine, l’ultimo atto: l’ammainabandiera in piazza Galimberti, che ha segnato la fine di questa festa entrata già nella storia degli alpini.

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