Adunata 2024: onori e oneri per l’intero territorio

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A 6 mesi esatti dall’Adunata nazionale alpini 2024, in calendario dal 10 al 12 maggio prossimi a Vicenza, si è tenuto ieri l’incontro annuale in cui i capigruppo dell’intera Provincia relazionano sul proprio operato. Chiusi i puntuali consuntivi, guardando avanti, il tema clou non poteva che essere appunto il grande evento di primavera, i cui preparativi fervono già da mesi tra Milano (sede dell’ANA nazionale, che vanta fin dalle origini la “paternità” dell’Adunata) e Vicenza, ma devono ora coinvolgere attivamente anche le singole realtà del territorio. Si, perché – come ribadito a più voci anche nel summit di oggi – la storica grande festa alpina è di tutti i vicentini, cittadini e non.

A illustrare significato e intenti di un appuntamento che dal 1920 a oggi solo la Seconda guerra mondiale, il Giubileo di Roma e il Covid hanno fermato, è stato Maurizio Pinamonti, presidente di AA2024 Srl, la società incaricata di coordinare a tutti i livelli e in tutti i settori l’organizzazione di quella che nel tempo è stata ribattezzata “invasione pacifica”. Lo confermano numeri che si attestano attorno alle 500mila persone, tra Alpini, famigliari, amici e simpatizzanti che si riversano ogni anno nella città di turno, in nome della memoria, della festa e della condivisione. Organizzarla è una vera e propria macchina da… pace, che comporta un impegno inimmaginabile e un indotto invece ben immaginabile, che si stima  non inferiore a un milione e 200mila euro.

Pinamonti ha sottolineato che, a 32 anni dall’Adunata del 1991, Vicenza e il suo territorio appaiono giustamente entusiasti per essersi accaparrati la 95ª edizione e ha ricordato che l’impegno nell’organizzarla nei minimi dettagli, per renderla davvero indimenticabile, dovrà essere direttamente proporzionale.

“Questo è il momento delle 3 P: prevedere, programmare e predisporre. A tutti i livelli: logistica, servizi, viabilità, controllo, sicurezza e accoglienza (dagli alloggi all’imbandieramento)” ha esortato Pinamonti. 

Dopo aver confermato l’apertura degli uffici operativi a Palazzo Folco il prossimo mercoledì 15 novembre, il presidente Pinamonti ha illustrato brevemente la bozza del programma della tre-giorni di metà maggio, nella versione stilata per gli addetti ai lavori e ha chiesto ai capigruppo la massima partecipazione fin da subito, a partire dagli eventi locali che potranno essere inseriti nel calendario di Aspettando l’Adunata. “Senza il contributo di ognuno di voi – ha concluso – non c’è Adunata”.