Quali forze armate nel terzo millennio?

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Organizzata dal gruppo alpini di Milano Centro della sezione di Milano mercoled 16 ottobre si svolta al centro congressi Palazzo delle stelline di Milano una tavola rotonda sul tema: Forze armate nel terzo millennio…


Il presidente Parazzini, il prof. Lanchester, moderatore della tavola rotonda, Alessandro Vincenti, capogruppo del gruppo Milano Centroe il ministro Giovanardi.


Il gruppo Milano centro, della sezione di Milano, prendendo spunto dai rivolgimentiche hanno investito le Forze armate italiane, ha organizzato, nel prestigioso Palazzo delle Stelline in corso Magenta, una tavola rotonda sul tema Le Forze armate nel terzo millennio, invitando i nomi pi qualificati per trattarne gli aspetti politici, finanziari e sociologici. Hanno partecipato: il prof. Fulco Lanchester dell’Universit La Sapienza di Roma, moderatore della tavola rotonda, l’on. Carlo Giovanardi ministro dei rapporti con il parlamento, il ten.gen. della riserva Giuliano Ferrari gi comandante della Scuola di Guerra di Civitavecchia, il dottor PiergianniProsperini, vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, il presidente nazionale dell’Associazione alpini Giuseppe Parazzini. Ha fatto giungere il suo saluto il senatore Nando Dalla Chiesa, trattenuto a Roma da impegni parlamentari.Tra il pubblico, i cadetti della Scuola militare di via Teulli e gli studenti dei licei Beccaria e Leone XIII.D l’avvio ai lavori il capogruppo Vincenti cui subentra, quale moderatore, l’alpino professor Lanchester che, dopo aver ricordato che la riforma del servizio militare deriva da tre leggi, quella sull’obiezione di coscienza, quella sul servizio militare professionale e quella sull’estensione alle donne del suddetto servizio, d la parola ai relatori.Il vice presidente del consiglio regionale, Prosperini asserisce, senza mezzi termini, che l’aver tolto la leva stato come togliere spirito e volont all’intero popolo italiano. Per il ten. gen. della riserva Ferrari, alpino, la leva era giustificata, fino al 1989, dalla contrapposizione degli Stati in due blocchi che necessitavano di grandi masse di uomini. Con la caduta del Muro ci non stato pi necessario: alle Forze armate si sono affidati compiti di polizia supernazionale per i quali bastano reparti di piccole dimensioni garantiti da contingenti di volontari professionisti. Di conseguenza l’addestramento diventato pi raffinato, si sono trasformati gli equipaggiamenti, stata reinventata la logistica. Aumentano le spese e sorge il problema del dopo congedo: come garantire un futuro ai volontari?Peraltro, con l’abolizione della leva, verr a mancare quell’esame medico collettivo che interessava il 100 dei giovani e che consentiva di tracciare un quadro sanitario completo a livello nazionale.Il sistema misto comporta l’impiego dei militari di leva in attivit interne al territorio e dei volontari per le missioni all’estero. Vi il grande pericolo di dividerel’Esercito in reparti di serie A e di serie B con serie ripercussioni sul morale dei Quadri, fatalmente portati al paragone.Al ministro Giovanardi la trattazione del Servizio civile nazionale (SCN). Istituendolo, il parlamento ha inteso considerarlo un aspetto della difesa della Patria in ottemperanza all’articolo 52 della Costituzione. Ma poich su base volontaria, con la sospensione della leva c’ la possibilit che i giovani dei due sessi non svolgano n l’un servizio n l’altro. C’ da chiedersi se ci sar un gettito sufficiente per ricoprire tutti i posti a concorso nei due rami. L’ANA potrebbe fare molto in questo campo progettando l’impiego dei giovani nelle tante opere a favore del prossimo che sono la sua caratteristica, rinsanguando cos i propri ranghi in futuro. La conclusione a Parazzini: Il futuro dei ragazzi di oggi pi incerto del nostro alla loro et. L’anno da noi speso nella naja non stato tempo perso, ma un guadagno che ha dato i suoi frutti negli anni successivi. Il SCN non deve essere facoltativo ma obbligatorio, perch quando una cosa ha per fine il bene, essa gratificante: questo ci ha insegnato il servizio militare. Ai giovani stato sottratto un patrimonio ineguagliabile, un patrimonio tipico dell’ANA che fa solidariet gratuitamente. Passando all’Afghanistan, il nostro presidente ha sostenuto che un bene che le nostre truppe vadano in quel teatro, che un teatro di guerra, perch laggi si difendono la nostra civilt e la nostra democrazia che sono il bene pi importante dei popoli.Qui si chiusa la tavola rotonda che non esitiamo a definire come una delle pi riuscite; lo testimoniano le numerose osservazioni del pubblico, anche se ci avrebbe fatto piacere un maggior numero di interventi da parte degli studenti, forse un poco intimoriti dall’ambiente e, dunque, soggetti alla sindrome da interrogazione.



Qui sopra: uno scorcio della sala.