TREVISO Il Progetto Bedeschi : un successo eccezionale

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    ‘Centomila gavette di ghiaccio’ ha debuttato a teatro

    Inizialmente un po’ di tensione e paura; poi l’energia della scena; infine un lungo applauso liberatorio che gratifica tutti coloro che hanno organizzato e sostenuto questo grande progetto culturale e sociale. Il debutto di Centomila gavette di ghiaccio dell’alpino, medico e scrittore vicentino Giulio Bedeschi, è stato un successo eccezionale. Il gruppo alpini di o­nigo, il gruppo alpini di Pederobba, la sezione A.N.A. di Treviso, l’amministrazione comunale di Pederobba, i patrocinatori tutti tra i quali anche la sede A.N.A. nazionale e gli sponsor sono soddisfatti dell’anteprima inscenata al teatro Eden di Treviso venerdì 28 gennaio e della prima al teatro sociale sabato 29 gennaio.

    Due splendidi eventi, unici nel panorama culturale trevigiano, peraltro molto spumeggiante negli ultimi tempi, che ha segnato un tutto esaurito sia durante la serata riservata alle autorità (alpine, civili e religiose), sia, soprattutto, a quella del 29 aperta al pubblico. Il quale ha risposto numerosissimo, ha applaudito convinto al termine, con un’ovazione, i protagonisti: l’attore Andrea Brugnera, della Faber Teater di Chivasso che ha elargito meravigliose emozioni nell’ora e mezza di durata del monologo creato apposta per questa rappresentazione; e il coro Voce Alpina di o­nigo, energia, componente scenica, parte viva e non solo colonna sonora dello spettacolo.

    Grazie alla presentazione dell’alpino gen. Italico Cauteruccio, che ha ampiamente descritto lo scenario bellico, geografico, politico e umano di quella tragica Campagna di Russia, anche i più a digiuno di quelle eroiche e disperate gesta dei nostri alpini, degli italiani in Unione Sovietica, hanno potuto apprezzare con maggiore padronanza il tipo di impostazione tratta dal romanzo di Bedeschi. Un’opera che l’attore Brugnera dice essersi impadronita di lui e averlo tenuto in casa per tre o quattro giorni a leggere, offrendogli emozioni veramente uniche. Egli ha definito il romanzo una moderna Odissea e Bedeschi a buon diritto uno straordinario Omero dei nostri tempi .

    L’anteprima è stata invece presentata dall’avv. Nicola Stefani, uno degli speaker ufficiali alle Adunate nazionali, che ha dato la parola, per i discorsi di rito, al presidente della sezione di Treviso Luigi Casagrande, al vicepresidente nazionale vicario Vittorio Brunello, alla signora Luisa Bedeschi, all’assessore della cultura della Provincia di Treviso Favero, al presidente dell’U. N.I.R.R. sezione del Piave e Montello, Tosello, all’organizzatore del Progetto Bedeschi Tiziano Speranzon, anima dello staff che ha prodotto questo risultato fino a qualche tempo fa impensabile. Erano presenti molti consiglieri nazionali, molti consiglieri e capigruppo di Treviso.

    La rappresentazione ora va in scena a Padova, Solagna (Vicenza) e tornerà a Treviso per l’8 aprile in occasione delle manifestazioni per l’inaugurazione della nuova sede sezionale (10 aprile p.v.), mentre approderà a Pederobba, da dove tutto è iniziato quasi tre anni or sono, il 9 aprile. Poi la staffetta ideale, che servirà a consegnare ad altre compagnie teatrali, altri cori, altre sezioni e gruppi alpini l’opera: essa potrà essere portata al cospetto del pubblico in tutta Italia. Il Progetto Bedeschi non si ferma qui. L’obiettivo importante è testimoniare la memoria ai giovani, fulcro dell’avvenire.

    A questo proposito esso si articola in varie attività: una rappresentazione teatrale in versione scolastica; la mostra itinerante Nikolajewka (che si può prenotare presso lo spazio culturale alpino di Treviso Al Portello Sile ); la proiezione di documenti fotografici e filmati commentati dal vivo; il coinvolgimento delle scuole da parte degli organizzatori; il teatro scuola; azioni di solidarietà destinate all’Ucraina con l’iniziativa Selenj Yar della sezione A.N.A di Vicenza; lo scambio di informazioni ed elaborati prodotti in località diverse; lo scambio di informazioni sui Caduti ed episodi della Campagna di Russia tramite il sito www.progettobedeschi.it

    La sezione di Treviso, i gruppi alpini promotori e gli organizzatori si augurano che questo appena fatto sia solo il primo passo verso lo sviluppo di un progetto che intende mantenere viva la memoria tra la popolazione, non solo tra gli alpini e i loro amici: il ricordo di quanto sofferto per la riscoperta dei veri valori umani, come hanno fatto i protagonisti del racconto di Bedeschi, pur nelle più disperate e aberranti esperienze della vita dell’uomo.