Quel che resta degli Alpini

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    Restano i tricolori: appesi ai fili, lungo i ponti, alle finestre. C'è chi ruba i più grandi per appenderli in casa. Un gruppo di studenti ne prende uno gigante dal Ponte di Mezzo due metri per otto, circa e lo appende nel cavedio del palazzo con la scritta: Non vi dimenticheremo . E resta il ricordo felice di essere stati teatro di un evento davvero indimenticabile. I parmigiani non parlano d'altro. Gli alpini hanno fatto di Parma un grande lunapark.

    Per tre giorni, di un fine settimana che resterà nella storia di Parma e nella memoria di tutti, le Penne nere hanno occupato le vie del centro. Erano ovunque, con il loro carico di allegria, simpatia, voglia di scherzare e stare insieme. Qualcuno ha arricciato il naso: troppo rumore, troppo vino, troppe risate, troppa confusione. Ma poi, quando la festa è finita, anche i più duri si sono resi conto di avere perso qualcosa. Gli Alpini hanno ‘invaso’ la città, l'hanno occupata per tre giorni, ma hanno anche lasciato molto. Di loro resta, non solo il ricordo dei giorni speciali, festosi come non si rivedrà facilmente, ma anche la consapevolezza della generosità che li contraddistingue.

    Sono quattro le associazioni che hanno beneficiato di offerte cospicue: 50mila euro a ‘Camminiamo insieme’, associazione per la tutela della salute mentale, alla ‘Magik Minicarr’, che si occupa di ragazze e ragazzi disabili attraverso lo sport e in particolare il basket, al ‘Centro aiuto alla vita’, nato nel 1975 allo scopo di tutelare la vita nascente, la maternità, le giovani donne e minori che si trovano in situazioni di disagio, alla ‘Casa azzurra’, l'associazione che cura persone che hanno riportato invalidità permanenti in seguito a incidenti stradali. Ma gli alpini non hanno portato solo offerte in denaro. Ovunque vadano portano capacità ed esperienza ‘sul campo’.

    Sempre in prima linea in caso di emergenze e calamità naturali, hanno pensato bene di organizzare un'esercitazione che lasciasse l'ennesima testimonianza tangibile della loro generosità. Lo fanno sempre nella città dell’Adunata: a Parma hanno scelto e ripulito la Cittadella. Il Parco pentagonale, tanto amato dai parmigiani, ha visto in azione i volontari della Protezione civile dell'ANA una ventina in tuta arancione per cinque giorni. Si sono messi al lavoro con motoseghe e troncatrici, hanno tagliato i tronchi secchi, eliminato le erbacce, hanno anche pulito il portale d'ingresso.

    Con corde e funi si sono calati della mura per estirpare l'edera che infestava le mura della facciata. Oggi, l'antico fortino è, come nuovo e ancora più bello, tornato dei parmigiani che increduli provano soddisfazione e gratitudine. Anche per questo su molti muri sono comparse scritte imponenti: Grazie Alpini. (K.G.)