Dieci cori e otto fanfare in un doppio cd per l’Adunata del Piave-Treviso 2017

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#alpiniadunata2017

Dieci cori e otto fanfare per un totale di oltre 600 persone coinvolte. Ecco i protagonisti di un doppio cd inserito in un cofanetto speciale realizzato in vista della 90a Adunata Nazionale ANA, l’Adunata del Piave-Treviso 2017. Il progetto coordinato da Giuliano Martignago, consigliere della Sezione ANA di Treviso, è frutto di un’ampia collaborazione tra le Sezioni che organizzano l’Adunata e dunque vede il coinvolgimento anche di Conegliano, Valdobbiadene e Vittorio Veneto con lo scopo di valorizzare al meglio il patrimonio musicale, i musicisti e i coristi attivi sul territorio.

 

“E’ un piccolo assaggio musicale che ci fa entrare pienamente nel clima della 90a Adunata nazionale degli alpini e in questi giorni si potrà trovare presso le varie sedi sezionali” spiega Martignago, felice d’aver portato a compimento una vera impresa, coinvolgendo cori e fanfare delle diverse Sezioni ANA. Il doppio cd (uno per i cori e uno per le fanfare) contiene 35 brani di diversa tipologia e stile, dalle canzoni storiche della tradizione alpina a pregevoli brani d’autore contemporanei.

Tra i vari brani ci piace segnalare la canzone “Amici Miei” eseguita dal coro ANA Bedeschi con il tocco magico della straordinaria voce femminile solista del maestro Simonetta Mandis (nel cd purtroppo inserita con un nome diverso).

Le registrazioni si sono svolte in cinque giornate tra il 28 dicembre 2016 e il 29 gennaio 2017 nel Teatro delle Voci di Treviso, in cui opera lo studio di registrazione più grande d’Italia e uno tra i più importanti d’Europa (ricordiamo che il famoso trio “Il Volo” ha registrato proprio qui il suo ultimo lavoro).

Si tratta dunque di una produzione d’eccellenza, con una prima tiratura di 5 mila copie, che troverà ampio riscontro durante l’Adunata del Piave. Il cofanetto, che ha tra gli sponsor principali Asco Holding, costerà 10 euro ed sarà reperibile nel negozio ANA in piazza dei Signori e nelle sedi sezionali.

“In questo progetto – conclude Giuliano Martignago – il Piave diventa luogo ideale di confronto e di collaborazione lungo una direttrice temporale che lo ha prima visto protagonista di una scheggia di storia drammatica, per divenire ora una piccola perla di presente”.