Dagli alpini del Sud America

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    Una visita agli alpini del Sud America è stata compiuta il 22 marzo dal vice presidente nazionale Ornello Capannolo, delegato ai contatti con le sezioni all’estero e dal consigliere nazionale Ferruccio Minelli. La prima tappa è stata San Paolo del Brasile: Capannolo e Minelli sono stati accolti dal presidente della sezione Attilio Fania, accompagnato da un gruppetto di alpini che attendevano gli ospiti (l’ultima visita di una delegazione della Sede nazionale risaliva al 2007). Il tempo, non certo l’entusiasmo alpino che non manca, ha eroso la consistenza numerica della sezione, che oggi conta 33 soci. Ma il presidente Fania è ottimista: ci sono state le iscrizioni recenti di tre nuovi soci, giovani.

     

    Fra gli iscritti, due sacerdoti di una missione in Amazzonia e quattro insegnanti in scuole di lingua italiana. “Aspettiamo con ansia l’Adunata a Torino dove ci saremo per rappresentare gli alpini di questo continente”, ha spiegato Fania, che si è impegnato a continuare la ricerca di nuovi soci. Il pranzo in onore degli ospiti si è svolto in un clima di grande allegria, con la partecipazione, fra gli altri, del presidente del Circolo Italiano Giuseppe Cappellano, del senatore Edoardo Pollastri, della presidentessa del Comitato degli italiani residenti all’estero (Comites) e un folto gruppo di alpini con i rispettivi famigliari.

    IN URUGUAY

    Due giorni dopo Capannolo e Minelli hanno lasciato San Paolo del Brasile per l’Uruguay. É stata una visita particolarmente significativa, che ha avuto anche momenti di grande commozione. Ad attendere i due visitatori all’aeroporto di Montevideo c’erano il presidente della sezione Luigi Libralesso, con il vice Carlo Carrozza, il segretario Piergiorgio Boschiero e due amici degli alpini, Carmelo Mangone e Ugo Favero. Grande cordialità negli incontri con gli alpini della Sezione che, nonostante l’età avanzata – il socio più …giovane ha 80 anni! – non hanno avuto remore nell’affrontare il problema del futuro associativo in generale ma soprattutto la condizione delle Sezioni all’estero. Alle riunioni erano presenti anche il presidente della Scuola Italiana di Montevideo Giovanni Costanzelli, Adriana Testoni, collaboratrice instancabile della Sezione e il bellunese Luciano Sacchet, figlio di un alpino. Il giorno dopo una piccola delegazione ha raggiunto Piriapolis, una città balneare fondata da un immigrato genovese sul modello di Diano Marina. Ai piedi del monumento eretto alla Madonna – opera dell’artista trentino Mirko Prati – si è svolta una suggestiva cerimonia conclusa con la Preghiera dell’Alpino. Poi, tutti a Punta dell’Est, a far visita al precedente presidente della Sezione Luigi Facchin e alla moglie Sara. Si è conclusa così la visita agli alpini dell’Uruguay: Capannolo e Minelli il giorno dopo hanno ripreso il viaggio, diretti in Argentina.

    IN ARGENTINA

    All’aeroporto di Buenos Aires ad attendere i due visitatori, la mattina del 26 marzo, c’erano, con il presidente della Sezione Fernando Caretti, il vice Gianfranco Tuzzi e l’imprenditore Roberto Baccanelli. Nel corso della riunione pomeridiana sono stati discussi argomenti comuni alle altre Sezioni del Sudamerica: la gestione economica della Sezione, le quote sociali ed il problema, ineluttabile, dell’età media dei soci e la difficoltà di nuove iscrizioni. Il giorno dopo, visita agli alpini di La Plata. Al pranzo ufficiale con il console generale Spartaco Caldararo, il presidente del Comitato degli italiani all’estero Ignazio Rucci e il presidente della Federazione delle associazioni italiane a La Plata, il sindaco Paolo Bruera ha conferito al vice presidente nazionale Capanno lo l’onorificenza di “cittadino d’onore” di La Plata. La cerimonia è stata allietata dai canti dei cori di La Plata e di Buenos Aires. Caretti ha dato appuntamento ai due ospiti a Torino, all’Adunata nazionale.

    IN COLOMBIA

    La Colombia ha riservato agli ospiti – accolti all’aeroporto di Cartagena dal capogruppo Gastone Vincenti, Sergio Forgiali, Guido Gozzi, Francesco Borasio e Gianfranco Chiappo – una gradita sorpresa: l’iscrizione di otto nuovi soci. Il giorno successivo, visita alla base navale sull’Atlantico, dove è ospite d’onore permanente un pluridecorato reduce della guerra di Corea, Martin Elias Perez Garges. Ultimo appuntamento, il convento dei frati agostiniani, sulla collina che domina la città. Poi, dopo il pranzo in casa del capogruppo Vincenti, il commiato, con quel magone che prende tutti coloro che vivono l’esperienza di trovarsi, anche per poche ore, con i nostri alpini all’estero. (o.c.)