COMO: nell'85 della Sezione il raduno del 2 Raggruppamento

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    di Cesare Di Dato

    Dal 7 al 12 giugno, la sezione di Como ha celebrato il proprio 85º compleanno e l’incontro delle sezioni del 2º raggruppamento. Martedì 7 giugno conferenza intercalata dalle esecuzioni del coro del gruppo di Fino Mornasco del generale Vidulich e del colonnello Salerno sul tema: Alpini di ieri ; il giorno dopo quella del generale Cabigiosu su Alpini di oggi e di domani .

    Giovedì inaugurazione di tre mostre, mentre la notte fiaccolata dal monumento ai Caduti fino a piazza Cavour. Preceduti dalla fanfara di Asso i tedofori, rappresentanti tutti i gruppi della sezione (120) hanno dato una dimostrazione di ordine chiuso degna di un consumato reparto militare. Distribuiti nei quartieri e nei sobborghi della città, sei cori il venerdì e cinque fanfare il sabato hanno intrattenuto comaschi e turisti anche stranieri.

    Le due ultime giornate, sono state dedicate al raduno delle sezioni della Lombardia e dell’Emilia Romagna riunite nel 2º raggruppamento. Commovente l’arrivo del Labaro sul far della sera di sabato al pontile di Piazza Cavour ivi trasportato dalla riva opposta Villa Olmo da una motovedetta della Guardia di Finanza. Il comandante del Reparto operativo aereo e navale della Guardia di Finanza, senza alcuna remora, ha messo a disposizione il natante in omaggio alla consolidata amicizia tra alpini e finanzieri. Il Labaro era scortato dal presidente nazionale Corrado Perona, dal vice comandante delle Truppe alpine gen. Carlo Frigo, dal vicepresidente Giorgio Sonzogni e dai consiglieri nazionali Roberto Formaggioni e Cesare Lavizzari.

    Nella susseguente messa in Duomo mons. Maggiolini ha pronunciato un’omelia intrisa di italianità e di alpinità dicendo, tra l’altro: Ci avete dato la forza di non vergognarci di essere italiani . In chiusura di giornata, in Comune, il vice sindaco Mascetti, capitano in congedo dei paracadutisti ed estimatore degli alpini, così si esprimeva: L’ANA deve continuare a esistere perché l’Italia senza gli alpini sarebbe più povera . Domenica sfilata con la partecipazione, stimata, di 4.000 convenuti.

    Oltre agli alpini delle sezioni del raggruppamento e di un paio di sezioni di altre zone, ci piace citare la presenza di quasi tutte le Associazioni d’Arma, delle Crocerossine, dei gonfaloni delle cittadine sparse nella provincia, dei sindaci, tanti con il cappello alpino, delle sindachesse che hanno dato una nota di grazia a questo raduno un poco maschilista sia pure nel senso positivo della parola. Con i discorsi del sindaco, del presidente della sezione Gregori, del presidente nazionale Perona sulla scalea del monumento ai Caduti, capolavoro dell’architetto razionalista Terragni, si sono chiuse queste intense giornate. L’arrivederci al 2010 per il 90º è stato quasi d’obbligo.