Amandola: storia e cimeli

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    Amandola è una ridente cittadina posta a 500 metri sul livello del mare da cui si gode uno scenario di rara bellezza: la catena dei Monti Sibillini, Castel Manardo, la Priora, la Sibilla, il Monte Vettore che, visti da qui non rispondono più alla cara, affettuosa definizione leopardiana di “Nostri Monti Azzurri” ma da qui, quasi a toccarli, ecco il prato, la macchia, il bosco, la roccia. E d’inverno, innevati, sono ancora più belli. Il temperamento, il carattere della gente sono quelli del montanaro con alcune spiccate particolarità: la manualità, la disponibilità verso gli altri, il lavoro di gruppo, la generosità.

    Quali migliori premesse per essere anche sede di un Gruppo ANA numeroso e laborioso? Infatti cosi è. I giovani hanno sempre alimentato i reparti alpini ed oggi il Gruppo, che festeggia il prossimo anno il 40° della fondazione, è il più numeroso della Sezione e conta fra gli associati anche l’attuale presidente di Sezione Sergio Mercuri ed il responsabile del Museo, Guglielmo Mancini.

    Nel 2010 il Gruppo ospitò il raduno del 4° Raggruppamento e, in presenza del presidente nazionale Perona, fu inaugurato il piccolo Museo “San Francesco”, ospitato in tre locali nel chiostro di San Francesco, trasformato in polo museale in quanto ospitante anche il museo antropogeografico, nuova iniziativa, fortemente voluta dall’allora capogruppo Mercuri, supportato anche dai consigli e incoraggiamenti del referente museale De Petroni e del colonnello Basset, responsabile del museo storico delle Truppe alpine di Trento.

    Il museo ha già registrato circa 1.500 presenze, tra cui alpini in vacanza nella zona e alcune scolaresche del circondario, settore questo che sarà ulteriormente sviluppato. I materiali sono di varia provenienza: da collezionisti, da un artigliere da montagna de L’Aquila per il materiale relativo ai muli, dal Comando Truppe alpine di Bolzano. Il tutto fra acquisti e disattivazioni armi, ha comportato un impegno economico di oltre dodicimila euro. Ecco come si presenta.

    Stanza 1 – Destinata alla storia della città di Amandola, mappe, manuali di istruzioni militari, foto fornite dal sottotenente Antonio Vermigli, del 51° rgt. Fanteria. Ed inoltre foto dall’anteguerra alla Liberazione. Sfilata della terza Divisione fucilieri dei Carpazi.

    Stanza 2 – Foto varie di alpini combattenti della 1ª e 2ª guerra mondiale, complessi telefonici e radio telefoni, materiale vario e le decorazioni del cappellano alpino don Secondo Cortigiani.

    Stanza 3 – Varie armi, cappelli, distintivi, foto Baratto, ten. medico fronte grecoalbanese M.A.V.M. Le motivazioni di Medaglie d’Oro di 7 alpini marchigiani, e una rara curiosità, una tosatrice meccanica e cassetta di mascalcia.

    Enzo Agostini
    Referente Centro Studi sezione Marche