Adunata di pace

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    La colomba bianca, simbolo di pace, è elemento centrale del logo che caratterizza l’Adunata nazionale di Trento. La città del Concilio ospiterà dall’11 al 13 maggio 2018 l’evento che ricade a un secolo dalla fine del primo conflitto mondiale. Proprio per questo, nelle intenzioni della locale Sezione guidata dal Presidente Maurizio Pinamonti la prossima primavera andrà in scena un’Adunata all’insegna della pace e della riconciliazione. 

     

    Nel logo non poteva mancare la penna che – portata sul lato sinistro del cappello – è l’elemento più rappresentativo degli alpini. In questo caso appare come un prolungamento della coda della colomba e può essere letta anche come la seconda cifra che compone il numero 91: tante sono infatti le Adunate che si sono svolte in tutto lo Stivale, contando anche l’edizione del prossimo anno.

    La tecnica di disegno utilizzata dall’autrice – Caterina Gasperi di Rovereto – si rifà alla corrente futurista dell’artista trentino Fortunato Depero, secondo il quale l’immagine doveva essere “veloce, sintetica e fascinatrice, con grandi campiture di colore a tinte piatte” per poter così aumentare la dinamicità della comunicazione. Le tonalità scelte da Caterina sono quelle della bandiera italiana, utilizzate anche nel logo dell’Associazione Nazionale Alpini.

    «Volendo porre particolare attenzione al tema della pace ho considerato varie metafore visive, come la Campana dei Caduti di Rovereto e il ramoscello di ulivo. Alla fine la ricerca ha portato alla scelta della colomba come simbolo universalmente riconosciuto, radicato nell’immaginario collettivo dal racconto della cessazione del Diluvio universale nell’Antico Testamento» spiega la titolare dell’azienda Evoq, diplomata all’istituto Depero con indirizzo in grafica pubblicitaria e con oltre 17 anni di attività alle spalle. Per creare un collegamento con il territorio che non risulti circoscritto ad un singolo luogo o scontato e già visto, la giovane grafica ha avviato un percorso di ricerca legato allo stile visivo.

    Imbattersi così nel lavoro di Depero, noto artista trentino, è stato inevitabile quanto necessario per riuscire a fondere più significati e simbologie in un’unica figura. Infatti, secondo Depero, l’immagine pubblicitaria doveva essere veloce, sintetica, fascinatrice, con grandi campiture di colore a tinte piatte, per poter così aumentare la dinamicità della comunicazione. «In un gioco essenziale di figura-sfondo con ispirazione allo stile futurista di Depero, il numero 91 svela all’osservatore la pace degli alpini» spiega Gasperi, emozionata per il grande successo che in tutta Italia sta riscuotendo quell’immagine semplice e ricca di significato.

    Un logo che caratterizzerà gli allestimenti dell’intera città di Trento e di Rovereto, città della pace per antonomasia dove sul colle di Miravalle in apertura dell’Adunata risuoneranno i rintocchi di Maria Dolens, la Campana dei Caduti realizzata nel 1924 dalla fusione dei cannoni in bronzo offerti da 19 Paesi che avevano partecipato alla Grande Guerra. Come detto, quest’opera grafica è stata accolta con entusiasmo dalle penne nere, perché la colomba ricorda come in un mondo segnato da scontri e inimicizie, gli alpini diffondano la pace e vivano il valore della solidarietà. Facendo tesoro delle tristi vicende del passato.

    Andrea Bergamo