Sfrattata la storica sede romana

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    È notizia di queste ore che, dopo 60 anni di onorata attività, dal 15 giugno prossimo gli alpini della Sezione di Roma dovranno lasciare la storica sede in viale Giulio Cesare 54f a Roma, intitolata al generale Umberto Ricagno (che, tra gli altri incarichi, fu comandante della 3ª divisione Julia nel corso della campagna di Russia). Abbellita dagli affreschi disegnati dal pittore Giuseppe Novello, uno dei maggiori umoristi italiani (nella seconda guerra fu nel btg. Tirano), la sede ospita tra gli altri anche la sezione di Protezione Civile e i Cori Ana Roma e Malga Roma. So che gli alpini di Roma hanno cercato in tutti i modi, con in testa il loro Presidente Alessandro Federici, di evitare questo trasferimento di sede, ma a nulla sono valsi i contatti con le istituzioni e l’Esercito. Ad oggi l’unica cosa che hanno ottenuto sono documenti ufficiali in cui viene chiesto loro di lasciare la sede, oltre la proposta di una sede alternativa che per caratteristiche è inaccettabile. A malincuore gli alpini romani tra poco rimarranno senza casa e si sentono abbandonati da tutti. Io, alpino genovese che spesso si trova a passare e frequentare la sede di Roma in cui vi è anche traccia della memoria dell’eroico generale sampierdarenese Antonio Cantore, credo che non sia giusto che le penne nere romane lascino la loro casa ed auspico pertanto che le autorità competenti rivedano questa decisione, dolorosa e ingiusta per quello che gli alpini hanno fatto e fanno, in prima linea, per l’Italia, in guerra e in pace, a testimonianza dell’impegno e del sacrificio di soldati italiani mossi dall’ideale e dal radicato senso del dovere. W gli Alpini! W l’Italia!

    Roberto Martinelli, Gruppo Genova Centro, Sezione di Genova

    Caro Roberto, il mio suggerimento è quello di invitarvi ad andare dal sindaco e spiegargli la situazione. Se anche questo non portasse a nulla, mettetevi il cappello in testa, andate davanti a Palazzo Chigi con tanto di cartello: cerco casa. Che la gente sappia. Poi, se anche questo non producesse risultati, chiamate Striscia la Notizia. A mali estremi, estremi rimedi.