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Coro “Azzurri Monti”

Il coro "Azzurri Monti" di Tonezza del Cimone (legato agli alpini del Gruppo, sezione di Vicenza), pur di recente formazione - è nato nell’autunno 2005 - ha alle spalle un vastissimo e collaudato repertorio di canti popolari e degli alpini, grazie alla passione e all'impegno profusi sia dal maestro Armando Colombo, con ventennale esperienza di direzione corale e figlio di un alpino reduce di Russia, sia dai coristi, uniti da solidi valori alpini.

Il 15 aprile scorso si sono tenute al Soggiorno Alpino di Costalovara la prima Assemblea dei Soci della Cooperativa che lo gestisce, presieduta da Silvano Spiller, e la riunione della Commissione Grandi Opere, presieduta dal vice presidente nazionale Sebastiano Favero, per l'analisi dei lavori in corso di ultimazione.

Se gli alpini sono popolari sin dalla costituzione del Corpo, il momento nel quale vengono proposti come immagine stessa della nazione è il 1915-18. La prima guerra mondiale, con le sue trincee, le asperità montagnose del confine nordorientale, il terreno conquistato o difeso palmo a palmo sembrava fatta apposta per esaltare le caratteristiche degli alpini. In una “guerra di movimento” contano il dinamismo dei reparti e lo slancio sul campo di battaglia (per questo il soldato per eccellenza del Risorgimento è stato il bersagliere): in una “guerra di posizione” contano invece la fermezza, la pazienza, la perseveranza, la resistenza.

Era il 1976 quando, quasi per gioco, alcuni alpini del gruppo di Pacengo (sezione di Verona) fondato nel 1966 con primo capogruppo Pietro Val, ebbero l’idea di recuperare i tamburi che erano delle majorettes della banda musicale di Pacengo, fusasi con quella di Peschiera del Garda. Ad incoraggiare l'idea del recupero dei tamburi fu l’allora capogruppo Ferruccio Marai. “Decidemmo di utilizzare i tamburi per accompagnare le sfilate alpine all'interno del Comune – spiega Marai – e con il tempo oltre ai tamburi recuperammo il tamburino ed un tamburo grande.

Gli alpini del gruppo “G. Garbero” (sezione di Acqui Terme) con i marinai della sottosezione si sono raccolti nel ricordo di un Caduto, il ponzonese Bartolomeo Discorbite, classe 1911, 104° rgt. Alpini di marcia, caduto in Russia il 22 marzo del 1943. La sua piastrina di riconoscimento, trovata da un alpino, Antonio Respighi di Abbiategrasso, durante un viaggio nelle terre del Don, è stata consegnata ai figli Michele e Clara nel corso di una commovente cerimonia.

Il 15° Convegno Itinerante della Stampa Alpina (CISA) svoltosi all’hotel Candiani di Casale Monferrato il 2 e 3 aprile, ottimamente organizzato dalla sezione guidata da Gian Luigi Ravera, si è concluso con un successo di partecipazione e di interventi sul tema proposto dal Comitato di Direzione presieduto dal consigliere nazionale Adriano Crugnola: “Nel 150° dell’Unità d’Italia riflettiamo sui valori della solidarietà e della linea associativa”. Ai lavori ha partecipato sabato pomeriggio il gen. Gianfranco Rossi, vice comandante delle Truppe alpine e, la domenica mattina, lo stesso comandante gen. C.A. Alberto Primicerj. Le conclusioni del dibattito sono state tratte dal presidente nazionale Corrado Perona, che nel corso del suo appassionato intervento ha risposto anche ai numerosi quesiti posti dai rappresentanti dei giornali associativi, confermando infine la volontà di continuare le sue visite alle Sezioni per ascoltare le proposte della base sul futuro della nostra Associazione. Erano rappresentate ben 59 testate di Sezione e 11 di Gruppo, con oltre centocinquanta partecipanti. Nella mattinata di sabato si sono riuniti i referenti del Centro Studi, che nel pomeriggio, in due sezioni diverse, hanno discusso il “Piano scuole” e il “Piano Musei”.

L’invidiabile patrimonio di testimonianze e cimeli raccolto in 84 anni di storia dal gruppo alpini “Mario Pagani” di Arzignano (Vicenza) si è arricchito di un prezioso ricordo: il gagliardetto che fu della sezione alpini di Tripoli (Libia). È stato donato dal socio Luigi Carradore che lo ha custodito per molti anni dopo la scomparsa, nel 1952, dello zio Luigi Parise, penna nera arzignanese del 6° Reggimento, combattente nella prima guerra mondiale, che nel 1928 raggiunse Tripoli, dove lavorò per conto delle Officine Pellizzari.

La sezione nacque a Parigi, in una affollata sala del ristorante Favre, in rue Arquibusier, all'inizio del 1929, per iniziativa di un gruppo di alpini soci dell’Associazione Combattenti e Reduci. L’intento, nel fondare la nuova Sezione, era di mettere in evidenza lo spirito alpino pur nella grande famiglia di quanti avevano preso parte alla guerra. Questa la composizione del primo consiglio sezionale: presidente, Giovanni Poli, consiglieri: Carlo Enrico Ribet, Giuseppe Dalmasso, Camillo Del Grosso (uno dei fondatori dell’ANA nel 1919) Lorenzo Rosazza, Giovanni Perron, Roberto Delle Pezze.

L’ANA valdostana ha organizzato nei locali della sede sezionale un incontro con gli artisti dell’Associazione Scultori e Intagliatori Valdostani, autori della croce donata dagli alpini alla comunità di Fossa (L’Aquila) e collocata sulla facciata della nuova chiesa inaugurata nel novembre scorso.

Sono di tre diversi Gruppi gli alpini (con i familiari) che durante un viaggio in Canada hanno incontrato Vittorino Dal Cengio presidente sezionale di Vancouver, per trascorrere qualche ora insieme e per uno scambio di guidoncini.

Anche quest’anno l’Ente Fiera di Bolzano ha rivolto alla nostra Associazione un invito per partecipare alla fiera specializzata per la Protezione civile, antincendio e l’emergenza che si è svolta nel capoluogo altoatesino dall’1 al 3 aprile. Civil Protect è la piattaforma espositiva dedicata a coloro che si dedicano, con passione, ai cittadini in situazioni d'emergenza. Organizzazioni di pronto soccorso, volontari della Protezione civile, Vigili del Fuoco, responsabili e operatori delle istituzioni, degli enti pubblici e associazioni di volontariato possono trovare in fiera novità e informazioni utili per la loro attività. Civil Protect è inoltre un punto d'incontro per tutto il settore.

È stato inaugurato a Tolmezzo un capannone di 144 metri quadrati, sponsorizzato dalla Regione, al servizio della Protezione civile della sezione ANA Carnica. Sarà adibito a ricovero mezzi e materiali. Per la Regione erano presenti Roberto Chiaulon, funzionario della P.C. regionale, per l’ANA e la P.C. Carnica il presidente sezionale Umberto Taboga e il coordinatore della P.C. sezionale Graziano Petris, per quella regionale il coordinatore Ermanno Dentesano e Luigi Rosolen, il sindaco Dario Zearo e l’ing. Aldo Missana che ha redatto il progetto e seguito i lavori.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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