Home 2017

Archivio

A un lustro dalla sua morte, il Comune di Trasaghis, il locale gruppo alpini e la Sezione di Gemona hanno ricordato il caporal maggiore capo Luca Sanna. Nato a Oristano nel 1978, si arruolò a vent’anni come volontario in ferma breve. Dal 2004 al 2009 partecipò a numerose missioni all’estero, in particolare nel contingente italiano dislocato a Kabul.

In occasione delle festa delle Forze Armate, nel 44º anniversario della realizzazione del monumento ai Caduti in piazza Lanzino a cura dell’artista Pullano, il comune di Spezzano della Sila ha accolto l’iniziativa promossa dall’alpino Sandro Frattalemi del Gruppo di Cosenza, originario di Enna ma già da anni parte attiva della comunità spezzanese.

In prima fila i reduci Giuseppe Fornero di Busca, Paolo Merli di Vigevano, Giuseppe Falco di Cuneo, Giuseppe Bertano di Carrù e Leonardo Sassetti di Savona. «Se raccontassimo quello che abbiamo visto non ci credereste… », dice Bertano. «… del mio battaglione eravamo 400, siamo sopravvissuti in 11!». Continua Giuseppe Fornero: «Sono l’unico superstite dei 170 artiglieri del gruppo. 

A difesa della Patria

Bellissimo e godibile il tuo editoriale di novembre. Che, siccome in Italia non si parla d’altro da mesi che di cambiare la Costituzione, riporta in auge l’articolo della Carta del 1946 che recita “La difesa della Patria è sacro dovere di ogni cittadino”. Sacro tanto più per gli alpini.

Valdobbiadene è famosa in tutto il mondo per la produzione del Prosecco ma gode anche di una ricca storia, le cui origini risalgono a 40mila anni fa, quando cominciò ad essere abitato il pianoro protetto dalle montagne Barbaria e Cesen, vicino al fiume Piave. Durante la prima Guerra Mondiale il territorio è bersaglio di pesanti bombardamenti.

Inizia la ricostruzione

«Questa costruzione è la prima in assoluto che viene realizzata nella comunità di Arquata dopo il sisma del 24 Agosto 2016», afferma commosso il sindaco Aleandro Petrucci mentre ricevere le chiavi della nuova scuola. L’evento ha naturalmente un significato particolare, quale forte auspicio per nuove iniziative che si svilupperanno. Ha ringraziato la Fondazione Rava che ha contribuito a sostenere l’iniziativa dal punto di vista economico e in particolare gli alpini che «hanno accettato l’impegno di realizzare tutte le infrastrutture e non ci hanno mai abbandonato: non c’è stato vento o pioggia che li abbia fermati». 

La storia a fumetti

Da molti gli anni gli alpini della Protezione Civile della Sezione di Treviso, coordinati da Sergio Furlanetto, curano il ripristino e la manutenzione del museo all’aperto sul Lagazuoi. Dapprima le gallerie del Lagazuoi collaborando con il Comitato Cengia Martini-Lagazuoi e successivamente i manufatti sul Sasso di Stria, il contrafforte che sosteneva la linea difensiva austriaca al Passo di Valparola. Nei tanti anni trascorsi, è stato possibile recuperare e ripristinare le postazioni italiane e austriache realizzate durante la Grande Guerra.

Ricordi di famiglia

È lì tra i ricordi più nitidi della mente, dove si concentra la forza visiva. Basta chiudere gli occhi e riappare con i suoi contorni irregolari. Una tavolozza di colori dall’oro al rosa s’alternano sulla lunga cresta che dalla Forcella Staunies, cala rapidamente tra mughi e lariceti della Val Padeon. Il Gruppo dolomitico del Cristallo abbraccia Cortina e pare immacolato. Sono invece numerosissimi gli alpinisti che lo percorrono in sicurezza, grazie alle vie ferrate, agli aerei percorsi su esigue cenge che tagliano le crode, oltre la quota degli alberi.

Gli alpini del Gruppo “Michele Jacobucci” de L’Aquila, il primo costituitosi in terra d’Abruzzo, si sono ritrovati intorno al monumento dedicato alla memoria del capitano Jacobucci, nel 50º dalla sua scomparsa.

L'angelo con la penna

La vita è bizzarra. Talvolta ci mette alla prova con estrema crudeltà e nel medesimo istante ci regala destini inaspettati. Il 7 gennaio è arrivato ed è ora di partire. Un abbraccio ai genitori, ai fratelli e alla sorella e via, da Brescia a Mondovì, destinazione alpini. Francesco si guarda le dita ancora macchiate d’inchiostro, pensa e ripensa ai cari e al suo lavoro da tipografo che lascia, mentre il locomotore sferraglia verso la naja.

L’operazione Maniva è nata per “fare memoria”, missione assunta dall’Ana a tutela del patrimonio storico del nostro Paese, a vantaggio soprattutto delle nuove generazioni. Si tratta del restauro dei manufatti della Grande Guerra nella zona dell’omonimo Passo, in Alta Valle Trompia. L’iniziativa è della Sezione di Brescia, in collaborazione con quella di Salò (sul territorio della quale si trovano alcuni dei siti interessati), a cui hanno aderito direttamente o come patrocinatori, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Brescia, il Sistema dei Beni culturali e ambientali, la Comunità montana della Valle Trompia, l’Ateneo, la Provincia e la Prefettura di Brescia, il Comitato provinciale di coordinamento per il Centenario della Grande Guerra e i Comuni di Collio, Bovegno e Bagolino.

Il Gruppo Laval, Sezione di Montréal, ringrazia vivamente tutti gli alpini, amici e simpatizzanti, con le rispettive famiglie oltre a tutti gli sponsor per il loro contributo al successo del “San Valentino con gli alpini”, l’appuntamento annuale delle penne nere. Un ringraziamento speciale ai giovani che hanno portato una ventata di freschezza! Durante la serata sono state consegnate quattro borse di studio “Franco Bertagnolli”. Nella foto, da sinistra: Costantino D’Ovidio e il nipote Damiano Ficca. I giovani Cristina Santilli e Vincenzo Gaudio, nipoti di Lamberto Cacchione vice Capogruppo di Laval, al centro. A destra il Capogruppo Italo Spagnuolo. Nella foto manca lo studente Damiano Ficca, nipote dell’alpino Camillo Ficca.

ULTIMI ARTICOLI

Federico Vietti

Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

Pietro Piccirilli

Andrea Cainero