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Il postino che non suona

Su L’Alpino di maggio ho letto la lettera di Matteo Ripamonti e la tua risposta sui disservizi postali. Anche noi per il nostro “L’Alpin de Trieste” abbiamo lo stesso problema. Le Poste Italiane (a pagamento e sempre con mesi di incomprensibile ritardo) ci restituiscono le copie che non è stato possibile consegnare. 

Un sentire condiviso

Ho letto l’editoriale di maggio sul Piave. È magnifico. Io non ho fatto il servizio militare e tanto meno l’alpino e se c’è una cosa per la quale provo invidia nei confronti dei miei amici alpini è proprio questa. 

Il Gruppo Ana Pal Piccolo di Paluzza organizza l’8º raduno dei “Figli di Maria”, gli alpini che hanno prestato servizio nella caserma Plozner Mentil di Paluzza. 

L’ultimo fine settimana di luglio è da sempre dedicato al pellegrinaggio in Adamello, organizzato dalle Sezioni Vallecamonica e di Trento e giunto quest’anno alla 54ª edizione. I pellegrini delle diverse colonne si ritroveranno sabato 29 luglio per la cerimonia in quota al Passo di Lagoscuro e, domenica 30, a Ponte di Legno. Quest’anno il Pellegrinaggio è dedicato alla memoria di Giorgio Gaioni, alpino del 5º nato ad Angolo Terme (Brescia) il 4 ottobre 1926 che fu insieme a Luciano Viazzi, il grande promotore di questa cerimonia sui luoghi dove si combatté la Guerra Bianca. 

Ricorre quest’anno il centenario della battaglia sul Monte Ortigara che verrà ricordato il secondo fine settimana di luglio con il pellegrinaggio al Monte simbolo del sacrificio delle penne nere. La commemorazione a carattere nazionale è organizzata dalle Sezioni di Asiago, Marostica e Verona. 

Il decoro di chi sfila

Sfila la Sezione di Treviso, s’inserisce un ragazzo sui 25- 30 anni, pantaloni corti, lo vedo e gli dico: “Con quei pantaloni non puoi sfilare…”. Mi guarda come se avessi bestemmiato e mi risponde: “Ma no dai, dici davvero?”, non ho capito se fosse davvero sorpreso e se mi volesse sfottere. Non ho l’autorità per metterlo fuori, ma avrei voluto prenderlo a calci.

Faccio i doverosi complimenti al comitato organizzatore dell’Adunata di Treviso per la bellissima gestione della pulizia della città; ho notato da subito che i cestini e gli angoli delle vie erano sempre in ordine. Gruppi di ragazzi giravano con dei carrelli a pulire e svuotare i cestini, come li incontravo li ringraziavo e lo faccio tuttora.

Diverse le attività organizzate dal Gruppo di Ginevra, guidato da Antonio Strappazzon, e che l’amico Stefano Meroni descrive come una enclave di italianità nel Paese degli orologi e del cioccolato, un orgoglio di appartenenza non nostalgico ma vivo e intenso. Da ricordare la castagnata, tenutasi a Contamines nella prestigiosa magione del gen. Dufour, dove sono stati serviti 40 kg di grossi marroni, anticipati da polenta e salsiccia, a ben 145 commensali tra cui il Console Generale Antonio La Piana e i Presidenti di varie associazioni, come Avis, Forza Cesena e Unuci.

E gli Acs?

Ho una richiesta da farvi: lo speaker durante il passaggio della Smalp anche a Treviso ha commentato solo gli Auc ma vorrei rammentare che alla Smalp sono passati 50 corsi di Acs. Gradirei che il prossimo raduno durante la sfilata venissero almeno citati. 

In occasione del 4 Novembre il Gruppo di Aquileia ha organizzato una semplice cerimonia presso il locale Cimitero degli Eroi. Realizzato nel lontano 1915 a ridosso della maestosa Basilica patriarcale, il sito è tuttora caratterizzato da un fascino particolare che ispira un senso di forte commozione e di profondo rispetto nei confronti dei primi Caduti della Grande Guerra qui sepolti.

Un’Adunata da record

Gentile direttore, a poche ore dalla conclusione della splendida Adunata del Piave svoltasi nella mia città, sono a scriverti la mia grande soddisfazione e penso anche quella di tutti noi trevigiani, vittoriesi, coneglianesi e valdobbiadenesi, per un’Adunata veramente da record. 

Sul suolo natio

Il tradizionale arrivo della Bandiera di Guerra a Treviso ha assunto un valore speciale: era quella del 7º reggimento alpini, nato a Conegliano nell’agosto del 1887, proprio nella Marca trevigiana dove si è svolta l’Adunata del Piave, ed oggi di stanza a Belluno. Quattro Medaglie d’Argento e due Medaglie di Bronzo al Valor Militare (una sul Grappa), una Medaglia d’Oro al Valor Civile per essere arrivati primi a soccorrere le vittime della tragedia del Vajont il 9 ottobre 1963, due Croci di Cavalleria dell’Ordine Militare di Savoia: la Bandiera del 7º Alpini è il simbolo di tutti coloro che hanno perso la vita nelle guerre combattute nel mondo.

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