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lunedì, 29 Aprile 2024

La rivalutazione del mulo

Ho notato che su L’Alpino hai pubblicato ben due foto sui muli. Questo è il sistema. La funzione della stampa è di introdurre nel pensare della gente il quesito, poi se ha fondamento camminerà da solo. 

Mostre, letture e incontri

Queste le manifestazioni culturali a cura del dipartimento di Cultura Italiana dell’Assessorato alla cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige.

Amarezza per la caserma Plozner Mentil

L’orgoglio è un sentimento personale, intimo che salta fuori quando in qualche modo viene provocato. Se mi chiedono “dove hai fatto la naja?” scatta una molla incontrollabile e rispondo con orgoglio, nell’unica caserma intitolata ad una donna in tutta Italia, Maria Plozner Mentil, sede del comando del btg. Tolmezzo. 

Quel sorriso dei reduci che vuol dire Italia

Quando si pensa alla Campagna di Russia si pensa inevitabilmente al freddo e alla neve, due elementi che tante sofferenze hanno causato ai nostri soldati impegnati su quel fronte. E la neve pareva aver giocato un brutto scherzo agli alpini abruzzesi che si erano visti costretti a rinviare la tradizionale manifestazione per la commemorazione del sacrificio della Julia, ed in particolare del battaglione L’Aquila, nelle cosiddette battaglie di Natale al quadrivio insanguinato di Selenyj Jar.

TRENTO – Gli alpini di Tenno per il Madagascar

Nel 2008 il gruppo di Tenno, della sezione di Trento, ha iniziato la collaborazione con l’Associazione Amici del Madagascar in seguito a una visita dell’alpino Mauro Ambrosi, socio del gruppo, nello stato africano. La sua testimonianza ha convinto l’allora capogruppo Depentori e il suo direttivo ad aiutare concretamente la popolazione di Bemhaka nella costruzione della scuola “Soanirenana”.

Libro e DVD sugli alpini con il Giornale di Brescia

Dal 3 maggio con il Giornale di Brescia si potrà acquistare, a 8,80 euro più il prezzo del quotidiano, il volumetto “85ª Adunata nazionale degli alpini”, dedicato alle penne nere e realizzato in collaborazione con la casa editrice De Agostini. 

BELGIO – Consegnata la borsa di studio “Bertagnolli”

Il gruppo alpini di Liegi, alla missione Cattolica Italiana di Seraing, con il capogruppo Romano Capussi e il consiglio hanno organizzato una cerimonia per la consegna della borsa di studio “Bertagnolli” a Boris Trinco, discendente di un alpino “andato avanti”. Erano presenti alpini di diverse zone del Belgio e il presidente della sezione Mario Agnoli, che ha consegnato la borsa di studio.

Incontri ravvicinati

Come una fantastica macchina capace di viaggiare a ritroso nel tempo, così decine di migliaia di alpini tornano nel periodo dorato dei vent’anni in una provincia che li vide sui sentieri di questi monti con in spalla lo zaino che oggi è solo carico di ricordi. Tutto sarà attuale, a Bolzano e nelle altre città e nei paesi la cui storia si confonde con quella dei reggimenti, dei battaglioni e dei gruppi alpini che hanno ospitato. 

E la nave si accosta pian piano

Lo scorso 16 dicembre il gruppo di Arzignano e I Crodaioli di Bepi De Marzi avevano deciso di chiudere con un evento speciale la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’evento si era tenuto all’interno dello stabilimento della Marelli Motori grazie alla disponibilità dell’amministratore delegato di questa importante realtà industriale di Arzignano e d’Italia, ing. Ditri. A concerto iniziato, però, qualcuno aveva telefonato segnalando la presenza di una bomba, costringendo così gli alpini ad interrompere la manifestazione. Serata rovinata da un delinquente imbecille.

Sfogliando i nostri giornali

La nostra stampa alpina.

Gli eroi di quota 176 a Nowo Kalitwa

Negli angosciosi giorni dell’offensiva sovietica sul Don, in Italia occorreva risollevare gli animi dei lettori e allontanare il presagio del terribile destino che attendeva la nostra Armata in Russia. Fu così che il pittore Walter Molino concepì la copertina de “La Domenica del Corriere” in uscita il 10 gennaio 1943, in modo da dare l’idea che i russi potevano ancora essere fermati.

VICENZA – Al gruppo il piastrino del capitano

La guerra continua ad aprire le sue ferite come se la memoria non potesse rimarginarle. Così, ecco che a tante famiglie giungono ancora testimonianze di chi, ormai mezzo secolo fa, non tornò a casa: una foto conservata da qualche commilitone, la testimonianza di un reduce, una cassetta di alluminio con i resti avvolti nel Tricolore, un piastrino di riconoscimento recuperato da una fossa comune... Proprio il piastrino ha fatto rivivere ai famigliari la tragedia del capitano Carlo Luigi Roffia, nativo di Arsiero (Vicenza) comandante della compagnia Comando del battaglione “Vicenza”, 9° reggimento Alpini, Divisione Julia.

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