16.5 C
Milano
domenica, 28 Aprile 2024

CANADA – Le borse di studio “Franco Bertagnolli”

Con una semplice cerimonia nella sede della sezione di Vancouver, sono state assegnate le borse di studio “Franco Bertagnolli”.

Da Cima Vallona messaggi di speranza

Una cerimonia semplice ma, come sempre, molto partecipata, quella svoltasi davanti alla chiesetta di cappella Tamai, a San Nicolò di Comelico, edificata e consacrata in occasione del 3° anniversario dell’eccidio di Cima Vallona, avvenuto il 25 giugno 1967. Erano presenti numerose autorità militari e civili e i familiari delle vittime: Gabriella Piva, sorella dell’alpino Armando, i fratelli del sergente Olivo Dordi, la moglie del sottotenente Mario Di Lecce, Graziella, mentre il figlio del capitano dei carabinieri Francesco Gentile, Massimo, ha mandato un messaggio di partecipazione e saluto. Fra i presenti, anche il sergente Marcello Fagnani, Medaglia d’Argento al Valor Militare, unico superstite della pattuglia antiterrorismo, rimasto gravemente ferito nell’attentato.

Positivo collaudo della colonna mobile

Nello scorso numero de L’Alpino avevo evidenziato come il sistema di Protezione Civile dell’ANA avesse risposto, con le sue componenti operative, all’emergenza sisma. Analizzando ora l’evento voglio ricordare che il sisma del 2009 in Abruzzo ha coinvolto la nostra componente operativa in modo significativo con l’assistenza alla popolazione per circa 9 mesi ed altri 3 con attività di ripristino materiali.

Luca tra i suoi della 6ª Compagnia

La sezione di Cividale e gli alpini dell’8° Reggimento hanno accolto il caporal maggiore Luca Barisonzi che per la prima volta dopo l’attentato in Afghanistan ha visitato le sedi del suo reparto a Cividale del Friuli e Venzone. Il 18 luglio Barisonzi si è recato al battaglione “Tolmezzo” nella sede di Venzone, dove circondato dai colleghi della 6ª Compagnia “La Bella” ha ricevuto il grado di 1° caporal maggiore.

I bambini del “Progetto Cernobyl”

A nome e per conto dell’associazione di volontariato “Progetto Cernobyl di Caselle” vorrei, ancora una volta, esprimere pubblicamente la nostra gratitudine ai gruppi locali degli alpini, che da sempre sostengono la nostra iniziativa di solidarietà.

È sempre più… Ortigara!

Mio nonno Bepi, invalido di guerra, due ferite e una Medaglia di Bronzo, si svegliava di soprassalto nel cuore della notte, urlando: sognava di andare ancora all’assalto sull’Ortigara. Io ero un bambino e quel nome mi sembrava davvero terribile se faceva tanta impressione a mio nonno, un uomo pacifico e buono che tutte le sere leggeva per più di un’ora il breviario romano, in latino. Nomi come Grappa, Pasubio e Ortigara venivano pronunciati quasi sottovoce in famiglia, con un misto di sacralità e di rispetto. Sarebbe successo anche con la Julia e il suo calvario in Russia.

Rispetto per la diversità

Egregio direttore, non so se lei sia o meno appassionato di calcio, ciononostante non credo le sia sfuggita la polemica scatenata dalle esternazioni - probabilmente schiette - anche se obiettivamente piuttosto rozze: cosa che peraltro non può sorprendere, dato il personaggio che le ha espresse, di Antonio Cassano in merito all’ipotetica presenza di calciatori omosessuali nella nazionale.

CREMONA – Grande festa per la nuova baita

Dodici vessilli, delle sezioni di Milano, Bergamo, Piacenza, Alessandria, Torino, Trento, Brescia, Pavia, Casale Monferrato, Parma, Salò e trentasei gagliardetti hanno partecipato all’inaugurazione della nuova sede, a due passi dal Torrazzo. All’importante evento c’erano il presidente nazionale Corrado Perona, il consigliere nazionale Cesare Lavizzari ed il past president Giuseppe Parazzini. C’era anche la pioggia, che non ha impedito lo svolgimento del programma.

Anche in Romania, la solidarietà alpina

Anche quest’anno si è concluso il campo scuola di una settimana a Slanic Prahova organizzato dagli alpini di Bucarest in collaborazione con il centro Don Orione e la Migrantes.

Tutti insieme da mezzo mondo

Festa di colori e di popoli doveva essere, festa di colori e popoli è stata. Il torneo multietnico di calcio a 5, organizzato dagli alpini nell’ambito delle celebrazioni per il 50° del gruppo “Vincenzo Periz” di Settecà, ha visto trionfare la Costa d’Avorio. Ma, alla fine, hanno vinto un po’ tutti. Accantonati distinguo religiosi, superate le differenze sul colore della pelle, archiviate vecchie ruggini, una decina di nazionalità si sono affrontate sotto il solleone, tra i cori e le danze dei tifosi e gli sguardi divertiti degli stessi organizzatori.

BASSANO – A San Marco il monumento ai Caduti

Anche il gruppo San Marco, diretto da Mirco Moretto, ha il suo monumento dedicato ai Caduti e Dispersi durante il secondo conflitto mondiale. Il cippo, in marmo di Asiago, porta sulla sommità un’aquila in ottone e, sul fronte, due targhe con i nomi dei 12 Caduti e una dedica del presidente onorario della sezione di Bassano Bortolo Busnardo, scomparso, che recita: “Nel gelo e nella solitudine, il calore del nostro affetto, il conforto del nostro ricordo”.

COMO – Il raduno sezionale ad Albese con Cassano

Gli alpini del gruppo di Albese con Cassano hanno ospitato il raduno sezionale per celebrare la loro storia, le Medaglie d’Oro alpine e i Caduti d’ogni tempo. Primo appuntamento il giovedì con un incontro curato dalla corale Sant’Antonino di Albate, nella chiesa parrocchiale retta da don Pier Antonio Larmi, già sergente degli alpini prima di diventare sacerdote. Venerdì il coro del gruppo alpini di Canzo ha intrattenuto alcune centinaia di cittadini con cante della tradizione alpina. Sabato, dopo l’onore ai Caduti, un momento particolare: nel giardino della scuola è stato piantumato un albero a ricordo della presenza degli alpini.

ULTIMI ARTICOLI

Nuovo sito editoriale

Le spese per la produzione del nostro giornale sono costantemente aumentate. Su 1,5 milioni di euro previsti in bilancio per la nostra rivista, i...