Marzo 2017

Voglio segnalare un fatto secondo me molto spiacevole e che getta discredito immeritato su noi alpini. In questi giorni viene proiettato nella sale cinematografiche italiane l’ultimo film degli attori Ficarra e Picone intitolato “L’ora legale”. Dovrebbe essere un film comico e di denuncia sociale ma… Fra i “furbetti” presi di mira dai due attori ci sono i “famosi” forestali siciliani. 

Caro (mi permetta di indirizzarmi a lei così) don Bruno, le chiedo un piccolo spazio sul suo giornale per un grande “grazie” ai meravigliosi alpini che hanno reso onore a Luigi Morena presso la chiesa di Santo Stefano ad Aosta il 9 febbraio 2017, giorno del suo funerale. Erano tanti. 

Il 4 Novembre si è celebrata la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate al Sacrario di Fagarè della Battaglia (Treviso). Alberto Cappelletto, sindaco di San Biagio di Callalta, comune in cui sorge il monumento, si è fatto carico dell’organizzazione ospitando oltre 1.600 studenti che hanno partecipato con entusiasmo a questo importante momento di vita legata alla storia del nostro Paese. 

Sono un socio fondatore del Gruppo di Ruda Sezione di Palmanova, da 30 anni presente nel direttivo del gruppo e per 18 anni ho fatto il Capogruppo. Detto questo per presentarmi, mi permetta di entrare nella discussione di questo dibattito infinito, perché vedo che quasi ogni mese sul nostro amato mensile L’Alpino, nelle lettere al direttore qualche socio affronta questo argomento.

Per l’annuale incontro degli auguri di Natale gli alpini della Sezione Sicilia si sono ritrovati al Lago di Pergusa (Enna) dove la leggenda narra che il Dio degli inferi Plutone rapì la bellissima figlia di Cerere, Proserpina, mentre coglieva i fiori sulle rive del lago (nella foto il monumento a loro dedicato). 

Sono solito dire che un giorno dovremo rendere conto dello spreco di carta che connota il nostro tempo. A dispetto del digitale, che dovrebbe garantirne un largo risparmio, siamo sommersi dalla carta e dalle carte. Provate a fare un trasloco e dover cambiare indirizzo di residenza, magari in zona Ztl, denunciare gli spazi nuovi legati alla raccolta rifiuti, subentri di allacciamenti… e poi ditemi. Vi sentirete travolti dalla burocrazia, travolti da una valanga di carte.

È stato un pomeriggio fuori dall’ordinario quello vissuto all’ospedale Papa Giovanni XXIII. In occasione della Giornata dei diritti dell’Infanzia indetta annualmente dall’Unicef, nei corridoi del complesso sanitario bergamasco, c’erano gli alpini con tanto di fanfara. 

Dopo due accelerate, sembra proprio che il motore stia per partire. Il primo a mandare un messaggio è Gianfranco di Bologna, iscritto però al Gruppo di Zocca (Modena) - Car a Montorio Veronese nel 1959 e poi al 7º Alpini di stanza a Belluno - che scrive: «Sono sincero, ho pianto il giorno dell’arruolamento, ma ho pianto maggiormente nel salutare i commilitoni il giorno del congedo».