L’aria che vorremmo

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    Noi alpini, si sa, siamo gente un po’ speciale, niente di strano dunque se anche i nostri campionati sportivi sono diversi dagli altri. Le giornate passate nelle valli ossolane di Formazza e Antigorio per l’82º campionato Ana di sci di fondo, sono state speciali in tutto. E il calore della gente di montagna, stretta attorno agli alpini, ha mitigato la rigidezza del clima. Le manifestazioni sono iniziate il venerdì sera a Premia con il concerto molto apprezzato del coro Ana della Sezione di Domodossola, padrona di casa. Sabato mattina la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti.

     

    Durante la cerimonia sono stati benedetti alcuni omaggi floreali portati poi ai monumenti di tutta la valle. Con amministratori e autorità, al passo con noi e accompagnati dal suono delle marce della Fanfara alpina ossolana, i bimbi dell’asilo, orgogliosi di portare per l’occasione il cappello alpino, hanno eseguito alcune delle nostre cante, con grande passione e impegno. Nel pomeriggio a San Michele di Formazza la cerimonia di apertura dei campionati.

    Dopo i discorsi di rito delle autorità, il Presidente della commissione sportiva nazionale Mauro Buttigliero dichiarava aperti i campionati con l’accensione del tripode da parte del vecio del battaglione Aosta Armando Revel, 91 anni. La bella pista del Centro Fondo Formazza, percorso vario e molto tecnico, si presentava per l’occasione in una veste insolita. Per poter disputare la prova in notturna serviva un’illuminazione artificiale di cui però il centro non è dotato. Così le squadre Aib hanno compiuto il miracolo: salite in massa con torri faro, fari portatili e torce hanno dato luce al comprensorio creando, complice qualche fiocco di neve, un’atmosfera da favola.

    Gli atleti hanno onorato, con impegno e senso di lealtà, la fatica degli organizzatori: tutti ce l’hanno messa tutta! Trentasette Sezioni per un totale di trecento atleti in gara. Sul primo gradino del podio è salito il valtellinese Saverio Zini che l’ha spuntata anche sul compagno di squadra Mirco Dodi; al terzo posto, il già sei volte campione, Alfio di Gregorio della Sezione di Luino. Nella classifica a squadre si è imposta la Sezione di Trento davanti a quella di Bergamo e alla Valtellinese.

    Poi tutti in branda e domenica di buon’ora, appuntamento a Baceno per la sfilata verso la chiesa monumentale, opera di rara bellezza, dedicata a San Gaudenzio primo vescovo di Novara. Don Davide, figlio e nipote di alpini, come ha voluto lui stesso sottolineare, durante la Messa, ha benedetto le ceneri del capitano Enrico Silvestri, comandante della mitica “pattuglia degli eroi” vincitrice alle Olimpiadi di Garmish nel 1936. Ad accompagnare la sfilata e la cerimonia, c’erano la Fanfara alpina ossolana e il Coro sezionale, perfettamente inquadrati i “piccoli alpini” delle scuole elementari che si sono esibiti in una canta.

    Prima di procedere verso la sala congressi delle scuole medie per le premiazioni, i discorsi delle autorità, di Mauro Buttigliero e, in chiusura, del Presidente nazionale Sebastiano Favero, con noi durante questa tre giorni anche per sottolineare l’importanza che riveste lo Sport nella vita associativa. Dopo le premiazioni, tutti al pranzo di chiusura presso il Centro Boario di Crodo. Nel pomeriggio ammainabandiera al monumento ai Caduti. Che dire ancora? Grazie alla Sezione di Domodossola e ai Gruppi delle valli ossolane per averci fatto respirare, in questo fine settimana, quell’aria che vorremmo respirare ogni giorno.

    Mariano Spreafico
    mariano.spreafico@ana.it

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