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sabato, 4 Maggio 2024

Gli alpini? Tutti doc!

Ho appena finito di leggere il nostro mensile n. 1/2013 e non riesco a stare zitto, devo replicare ai miei compaesani, un plauso e ringraziamento da parte mia al Sig. Roberto Vuerich di Valdagno (Vicenza) Veneto insomma, profondo nord che “ci difende” con il commento/risposta alla lettera del Sig. Branno e all’infelice espressione della Signora: “Che c’entra Napoli con gli alpini?".

Una corona ai Caduti in prigionia

Il cimitero della Grande Guerra di Wegscheid, in Austria, curato dalla Croce Nera austriaca dell’Alta Austria, ha ospitato il 21° Incontro italo austriaco della pace a ricordo dei Caduti e delle vittime civili della Grande Guerra. Nel riquadro italiano del cimitero militare, un tempo annesso al campo di prigionia, sono custoditi i resti mortali di 1.360 soldati italiani, deceduti per tbc, tifo, colera e febbre spagnola o a causa delle ferite di guerra. Complessivamente i militari di varia nazionalità lì sepolti sono 5.163.

BASSANO DEL GRAPPA – Crespano: nuova baita alpina

Al termine di un lungo percorso burocratico ed economico iniziato nel 1997, è stata finalmente inaugurata la nuova baita alpina al “Castegner dea Madoneta”, a Crespano del Grappa. È una struttura che risponde ai più moderni standard, compresi quelli previsti dalle recenti normative in materia antisismica e di risparmio energetico.

“Cuneense!”

La prima fitta nevicata della stagione ha imbiancato Mondovì proprio nella due giorni – 19 e 20 gennaio – di eventi alpini nel 70° della battaglia di Nowo Postojalowka. Era il 20 gennaio 1943, quando nel ripiegamento dal Don la “Cuneense” si immolava per consentire ai resti dell’armata italiana di guadagnare il varco di Nikolajewka, sottraendosi così alla sacca nella quale i russi l’avevano intrappolata.

Le Messe per i Caduti

Durante il 4° raduno di Soave (Verona) al monumento nazionale dedicato ai Caduti nella Campagna di Russia, con una partecipazione superiore a ogni più rosea previsione, di autorità, associazioni e popolazione e, in particolare, di un folto gruppo di studenti di tutte le classi sia medie sia superiori, mi si è avvicinata una persona, zoppicante per una paresi, che mi ha detto: “Mio padre è rimasto in Russia, bellissima questa manifestazione in ricordo di quelli che non sono tornati, ma sarebbe stata completa se ci fosse stata anche una Messa in suffragio.

Scuola non è più tabù

“We stay to make, not making to stay! Thank you to coming and hard working of, Alpini” (letteralmente “restiamo per fare, non facciamo per rimanere! Grazie per essere venuti e per il duro lavoro, Alpini). Con questa scritta sulla lavagna di un’aula la delegazione dell’ANA viene accolta da un centinaio di studentesse del liceo femminile Mehri Heravi, in cui dodicimila ragazze dai 7 ai 19 anni possono avere un’istruzione scolastica, un vero tabù per l’Afghanistan fino a qualche tempo fa.

MAI TARDI

Pochissimi alpini in guerra sono riusciti a scrivere un diario, un po’ di più hanno scattato fotografie, quasi nessuno ha scritto e descritto le vicende del fronte greco, comunque nessun altro della Tridentina, escluso Emilio Bonari. Il libro è una preziosa testimonianza di quelle vicende, poco conosciute anche tra gli alpini. I nipoti, figli di Franco, hanno raccolto e riordinato il materiale.

BERGAMO – I 20 anni del gruppo di Cividino Quintano

Giornata indimenticabile per le penne nere di Cividino guidate da Angelo Gondola che in occasione del 20° anniversario di fondazione hanno inaugurato il monumento agli alpini Caduti in guerra e in pace, innalzato vicino alla sede del Gruppo. Durante le celebrazioni è stato benedetto il nuovo gagliardetto donato dalla cittadinanza.

"Onestà e solidarietà: queste le nostre regole"

Come ogni anno in preparazione dell’Adunata nazionale, il CDN definisce il motto che funge da filo conduttore per l’avvenimento. Il motto vuole quindi essere un elemento ispiratore di quelle componenti che caratterizzano l’adunata stessa ad iniziare dalle manifestazioni di introduzione e di preparazione al grande evento annuale dell’Associazione per concretizzarsi anche nella preparazione degli striscioni che vengono portati in sfilata.

SVIZZERA – Mon Repos

La delegazione degli alpini davanti al monumento ai Caduti. Con loro, le bandiere delle Associazioni svizzere. Marcello Ferronato, socio del gruppo di Fellette, sezione di Bassano del Grappa, durante un viaggio in Canada ha fatto visita alla sezione di Vancouver.

VICENZA – Arzignano: la Julia cittadina onoraria

Ci sono rimandi storici che calati nel quotidiano superano qualsiasi retorica; come chiamare gli alpini gens Julia, per esempio. Lo ha fatto, a ragione, il generale Ignazio Gamba, comandante della brigata Julia in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria che Arzignano ha concesso al reparto alpino presenti, nella sala del Consiglio comunale, il consigliere nazionale Antonio Munari, i vice presidenti della sezione Spiller e Simonelli. “Il richiamo alla “gens” è molto più che una simpatica assonanza, è un richiamo a un’appartenenza, allo spirito di Corpo, a una storia comune, a una famiglia.

I due marò… Com’è andata davvero?

Caro direttore, sul numero di dicembre de L'Alpino hai scritto "che ti risulta del tutto incomprensibile la detenzione in India dei due militari italiani". L'affermazione è condivisibile se si guardano gli avvenimenti sotto un profilo strettamente giuridico; però se "gli alpini incarnano lo spirito cristiano" come tu confermi, allora risulta poco comprensibile come un episodio che è costato la vita a due incolpevoli pescatori, non debba suscitare quella pietas che sempre viene richiamata in analoghe luttuose circostanze.

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