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sabato, 24 Maggio 2025

Pordenone e il Comitato Organizzatore Adunata

Il Comitato Organizzatore dell’Adunata (COA) ha il compito di sovraintendere alla complessa organizzazione dell'Adunata nazionale.

Si è costituito il 22 febbraio 2013 ed è così composto:

  • Nino Geronazzo, vice presidente nazionale ANA (presidente COA);
  • Generale Silverio Vecchio, segretario nazionale ANA (vice presidente COA);
  • Renato Cisilin, consigliere nazionale di riferimento;
  • Giovanni Gasparet, presidente sezione di Pordenone;
  • Umberto Scarabello, vice presidente vicario della sezione di Pordenone;
  • Gianni Enrico Antoniutti, vice presidente della sezione di Pordenone;
  • Bruno Zille, assessore del Comune di Pordenone;
  • Eligio Grizzo, vice presidente della Provincia di Pordenone;
  • Sergio Bolzonello, vice presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.

Il 20 marzo 2013, presso la sala Giunta del Comune di Pordenone, salutato dal Sindaco Pedrotti, si è riunito per la prima seduta il COA, allargato a varie istituzioni e personalità legate alla complessa organizzazione dell’Adunata. Nell'occasione sono stati eletti il tesoriere del COA Gianfranco Della Puppa e il segretario Umberto Scarabello. Erano altresì presenti il gen. Donato Lunardon, coordinatore esterno alle manifestazioni ANA, Marzio Bodria per il marketing Adunata, don Alessandro Tracanelli, coordinatore per le funzioni religiose.

Consegnati i fondi raccolti alla Cittadella degli Alpini

I 6.000 euro raccolti alla Cittadella degli Alpini, allestita in piazza Daturi in occasione dell’Adunata a Piacenza, sono stati devoluti all’Amop (Associazione Piacentina Malato Oncologico) per l’acquisto di un ecografo portatile e al laboratorio di immunogenetica dell’ospedale della città per l’acquisto di un congelatore che verrà utilizzato per lo stoccaggio del DNA.

Le voci dell’adunata

Passavano gli alpini del Veneto, per questo Nicola s’è lasciato prendere dall’entusiasmo. Stefani è una delle quattro voci dell’Adunata, le altre sono Manuel Principi...

Il direttore su Rai3

Buonasera, sono un alpino che, per problemi di famiglia, non ha potuto partecipare quest’anno all’Adunata!

Il plebiscito, come fosse ieri

L’Adunata nazionale degli alpini a Piacenza è stata l’occasione per la città emiliana di ripassare un’importante pagina della propria storia. Le penne nere piacentine, nelle sfilate, si fanno precedere dalla scritta “La Primogenita”, intesa d’Italia, che ricorda la scelta che la loro città ha fatto nel maggio 1848: 37.089 votanti, pari al 98 per cento degli aventi diritto al voto, scelgono di aderire al Piemonte, che com’è noto si era assunto il compito di ridare la libertà all’Italia.

“Coraggio, fede e passione”

L’incontro in programma per il sabato sera dei rappresentanti delle istituzioni con presidente e il Consiglio direttivo nazionale dell’Associazione segnala, come un termometro ideale, il calore dell’Adunata, con le sue pulsioni, i colori, i suoni, la gioia che sprigiona e che finisce per coinvolgere tutto e tutti. È una festa di popolo, alla cui riuscita concorrono alpini e cittadini, negozianti e forze dell’ordine, baristi e cittadini. Perfino gli incontri ufficiali sembrano animati da sana allegria, com’è stata, appunto, al teatro Municipale la cerimonia di benvenuto agli alpini da parte delle autorità.

“Alzabandiera!” ed è già Adunata

La storica Piazza Cavalli, cuore civico di Piacenza, si è trasformata in un suggestivo palcoscenico tricolore in occasione dell’alzabandiera, la cerimonia che venerdì mattina ha dato il via all’86ª Adunata nazionale degli Alpini. Sulla piazza erano schierate, davanti al palazzo del Comune, la Fanfara della brigata alpina Taurinense con una batteria del 1° reggimento artiglieria da montagna.

La Primogenita 165 anni dopo

Non poteva che avvenire al Palazzo Gotico, cuore civico della città, luogo deputato alle assemblee del popolo, la celebrazione del 1650 anniversario dello storico 10 maggio 1848, giorno in cui la città di Piacenza, affrancandosi dal Ducato di Parma e Guastalla, sancì con un plebiscito l’annessione al regno di Sardegna. Stava ormai compiendosi la stagione di quell’anelito patriottico e di speranze - ma anche di delusioni e sconfitte che tuttavia non fiaccarono lo spirito risorgimentale - che avrebbe portato tredici anni dopo all’Unità d’Italia.

L’ammainabandiera pensando a Pordenone

Gli ultimi a sfilare sono stati gli alpini del Servizio d’ordine nazionale e i 141 – un alpino in servizio e uno in congedo – delle bandiere che testimoniano gli anni trascorsi dalla istituzione del Corpo degli Alpini, avvenuta nel 1872.

I Rotariani alpini all’86ª Adunata

Nello splendido clima di partecipazione dell’Adunata gli alpini rotariani, guidati dal presidente generale di C.A. Franco Cravarezza, hanno celebrato il secondo anniversario di costituzione della Amicizia (Fellowship) all’insegna di valori comuni, rotariani e alpini, e dei progetti di solidarietà e di collaborazione di mutuo interesse.

Gocce di generosità

Sono arrivati di buon mattino. Tute gialle, pale in mano, hanno iniziato a lavorare nel giardino del quartiere. Dalle finestre dei palazzi i più curiosi si erano affacciati, mentre i passanti elogiavano l’intervento, perché da troppo tempo quel pezzo di verde circondato dagli edifici era lasciato a se stesso e all’incuria dell’uomo: arbusti cresciuti in modo incontrollato, vialetti resi invisibili dalle erbacce, fango ovunque.

PC, missione compiuta

È un fatto consolidato che i volontari della Protezione Civile ANA, impegnati in molteplici attività connesse con l’Adunata Nazionale, siano sempre più coinvolti e indispensabili sul territorio. La visione generale dell’evento Adunata, le diversificate esperienze vissute in questi ultimi anni, e in particolar modo il coinvolgimento nei molteplici fatti organizzativi, ha imposto alla P.C. ANA di assumere la direzione di tutto il volontariato coinvolto, oltre che essere i referenti presso la Prefettura per il coordinamento di Enti ed Istituzioni coinvolte.

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