Aperte agli Alpini, non più solo metaforicamente, le porte di Palazzo Folco. Tanto che a fare gli onori di casa, questa mattina, nella prestigiosa dimora settecentesca, avuta in concessione dalla Provincia, sono state proprio le Penne Nere.
Sebastiano Favero, presidente nazionale ANA, Lino Marchiori, presidente della Sezione ANA Vicenza “Monte Pasubio” e Maurizio Pinamonti, presidente di Adunata Alpini 2024 srl, in un salone d’onore affollato di autorità civili e militari oltre che di Penne Nere, hanno dato il benvenuto al presidente della Provincia Andrea Nardin, al sindaco Giacomo Possamai, al presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti e al generale di divisione delle Truppe Alpine Antonello Vespaziani.
Il passaggio simbolico della chiave dalle mani del presidente Nardin a quelle del presidente Pinamonti, è stato l’occasione per uno scambio di saluti e ringraziamenti a tutte le realtà e istituzioni che hanno promesso e già stanno fornendo sostegno all’organizzazione dell’Adunata, in programma a Vicenza dal 10 al 12 maggio prossimi.
Il “padrone di casa” Andrea Nardin in particolare, da Alpino e amante della montagna, ha affermato che “Questi mesi 7 mesi da qui all’Adunata saranno un cammino comune verso una vetta bellissima e oggi, con tutta la cura e la responsabilità del bravo alpin…ista, stiamo preparando lo zaino”. Si è anche detto fiero, in rappresentanza di tutti i cittadini della Provincia, di poter consegnare quella che è una perla tra le residenze venete agli Alpini, che riassumono in ugual modo bellezza e operosità.
Nel ringraziare e affermare che la macchina organizzativa è già in movimento, il presidente AA2024 srl Pinamonti ha sottolineato che l’Adunata Nazionale Alpini 2024 si terrà a Vicenza, ma coinvolgerà su più livelli – compresi scuole, giovani e volontariato – ed esalterà tutta la terra vicentina, con le sue unicità. Perché “l’Adunata – ha detto – è nel cuore di tutti”. “La Provincia berica – ha ricordato – vanta il maggior numero di iscritti all’Associazione Nazionale Alpini”. “Questa -ha confermato il Presidente della Sezione ANA Vicenza Lino Marchiori- è un’Adunata tanto voluta dalla città e dal suo intero territorio. Dopo averla aspettata per 33 anni (da quella del 1991), ora è tempo di farle onore e renderla indimenticabile”.
Lo stesso entusiasmo e impegno durante la candidatura di Vicenza è stato espresso da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale, che il presidente Zaia ha voluto presenziasse oggi in sua vece proprio in virtù dell’impegno speso. Ciambetti ha confermato ampio sostegno, non solo economico, da parte della Regione Veneto all’Adunata di Vicenza, che non per nulla è stata nominata Capitale Alpina d’Italia.
A chiudere la cerimonia, Sebastiano Favero, presidente di Associazione Nazionale Alpini, che ha ricordato che “L’Adunata è innanzitutto memoria e questa, dati i tempi, lo deve essere più che mai. Subito dopo è condivisione, soprattutto dei principi fondanti di un vivere civile. Viviamola quindi insieme e in festa”.
Al motto Viva Vicenza, viva gli Alpini, a prendere “la parola” (e anche gli animi di tutti) è stato poi il 33, l’Inno degli Alpini.