Il saluto al 9° Alpini che termina la missione in Kosovo

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A L’Aquila, nel piazzale antistante la basilica di Santa Maria di Collemaggio, si è svolta la cerimonia di saluto al 9° reggimento alpini, unità della brigata Taurinense rientrata di recente dal Kosovo dopo sei mesi di operazione in seno alla missione NATO KFOR.

Positivo il bilancio di questo periodo che ha visto il contingente guidato dal colonnello Mario Bozzi svolgere il proprio compito in stretta collaborazione con le istituzioni locali e con le organizzazioni internazionali partner.

Alla cerimonia hanno partecipato, il comandante delle Truppe Alpine, gen. C.A. Ignazio Gamba, il comandante della Taurinense gen. B. Enrico Fontana,  il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi e il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero con il Labaro e le penne nere della Sezione Abruzzi. 

Il presidente Favero, rivolgendosi alle penne nere del 9°, si è detto compiaciuto perché anche in questa missione “avete dimostrato non con le parole ma con i fatti che gli alpini, per come operano, sono un valore aggiunto per le comunità. Anche in Kosovo, in un ambiente solo all’apparenza di facile gestione, avete trovato il modo di condividere e conciliare, due elementi imprescindibili per noi alpini”. 

Il gen. Gamba ha ribadito che “il vostro impegno, lo spirito d’abnegazione, il quotidiano e straordinario sacrificio a favore della pace comune a garanzia delle libertà di tutti e della pacifica convivenza, rappresentano i valori fondanti del nostro operare e dell’impegno di ogni uomo e donna dell’Esercito e delle Truppe Alpine. Il vostro comportamento è stato sempre impeccabile, a maggior ragione nei momenti più difficili e tesi, dimostrando che l’Esercito Italiano, e in particolare gli Alpini del 9° reggimento, sono dei professionisti di altissimo livello, pronti a mettersi in gioco e a sacrificare se stessi per la pace e la sicurezza comune”.