Addestramento in montagna per la Taurinense, ad assistere anche le Sezioni Ana

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Il 3° Corso Mountain Warfare, incentrato sul combattimento in quota e organizzato dal Comando della Brigata Alpina Taurinense, è entrato nella fase di verifica del livello di addestramento raggiunto dai partecipanti.

Quattro le attività oggetto di un’esercitazione designata come Situational Training Exercise, in cui il personale di tutti i reggimenti della Taurinense si è cimentato in prove di tiro in poligono a fuoco, movimento in pattuglia superando punti pericolosi, anche con la tecnica dello skijoring (traino per mezzo di cingolati da neve BV206 in dotazione alle Truppe Alpine), superamento di un ostacolo verticale e simulazione di un intervento per salvare personale travolto da valanga.

L’addestramento di specialità è l’elemento centrale nella formazione di tutti gli alpini e si basa su due elementi fondamentali: l’abitudine alla fatica e l’adattamento alle basse temperature.

Il corso Mountain Warfare dura 4 settimane e comprende prove di movimento e tiro in quota, superamento ostacoli verticali, forzamento di corsi d’acqua, attraversamento di crepacci e pernottamento all’addiaccio.

Nella giornata di giovedì 2 febbraio il generale Nicola Piasente, comandante della Taurinense, ha invitato ad assistere alle prove i rappresentanti delle istituzioni locali e i presidenti di numerose Sezioni dell’Associazione Nazionale Alpini, oltre ad alcuni Consiglieri nazionali e a due ex-comandanti delle Truppe Alpine dell’Esercito.

Circa ottanta gli ospiti che hanno assistito alle fasi salienti dell’addestramento svoltosi in Val Thuras, nei pressi di Cesana Torinese, in una giornata dedicata al forte legame con il territorio che gli Alpini possono vantare in una delle zone in cui – giusto centocinquant’anni fa – debuttavano in montagna alcune delle prime compagnie del Corpo, costituite al principio del 1873, pochi mesi dopo la firma del decreto istitutivo avvenuta a Napoli il 15 ottobre dell’anno prima.