Ugo Balzari è stato festeggiato per il suo centesimo compleanno dagli alpini camuni in Mola (Edolo). Balzari è milanese doc, nato a Porta Cicca – come si chiamava una volta – e camuno d’adozione, perché legato indissolubilmente all’Edolo, battaglione che lo vide tra le sue file dal 1942, quando venne arruolato nel 5° Alpini in partenza per la Russia. Quando Balzari racconta della Russia sembra di ascoltare storie cariche di umanità e di crudezza insieme, innaffiate da situazioni e incontri inaspettati e fantastici.
Balzari festeggia il suo centesimo compleanno proprio nell’anno in cui si celebrano i 150° del Corpo degli alpini, che il reduce ha onorato con la presenza ad una delle tappe delle 150 Cime, quest’estate, in Valsesia. In quell’occasione aveva espresso il desiderio di visitare, ad Alagna, la tomba di Franco Palumbo, un commilitone del battaglione Morbegno, amico di gioventù, con il quale aveva partecipato alla campagna di Russia, riuscendo a tornare a casa insieme a lui, nel marzo del 1943. Forte del suo spirito positivo Balzari ha ricordato in più occasioni che quella in Russia “è stata un’esperienza dolorosa ma di cui conservo anche ricordi belli”. Auguri vecio!