Conferenza a Udine: “Gli alpini in soccorso alla popolazione. Coraggio, solidarietà e protezione civile”

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La quinta conferenza, inserita nel programma per il 150° del Corpo degli Alpini, si è tenuta a Udine, nell’Auditorium “A. Comelli” della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il tema trattato, quanto mai attuale, è stato “Gli alpini in soccorso alla popolazione. Coraggio, solidarietà e protezione civile”.

Il moderatore Mauro Azzi, neo Segretario nazionale dell’Ana, ha introdotto i tre relatori. Filippo Masina, storico, ricercatore dell’Università di Siena, ha parlato dell’idea, in seno all’Ana, che ha portato alla creazione della Protezione Civile dell’Associazione, dagli interventi spontanei di Sezioni e Gruppi in occasione delle emergenze in Val di Scalve nel 1923 e al Vajont nel ’63, all’esperienza del terremoto in Friuli nel 1976, con l’idea dell’allora Presidente Franco Bertagnolli di coordinare a livello centrale gli interventi. Masina ha parlato anche della fase in cui – principalmente grazie all’Ospedale da Campo Ana che nel frattempo era stato creato – le attività di assistenza in emergenza hanno assunto un respiro internazionale, partendo dal primo intervento in Armenia nel 1989.

Il magg. gen. Sergio Santamaria, comandante dell’Arma Tramat (Trasporti e Materiali) dell’Esercito, ha parlato delle Forze Armate nelle pubbliche calamità, evidenziando la capacità “dual use” dell’Esercito che per sua natura è abituato ad operare in contesti degradati come gli scenari imposti da un evento emergenziale. Si è soffermato anche sull’importanza della professionalizzazione dei volontari che intervengono, aspetto fondamentale, soprattutto in teatri complessi come i sismi in Centro Italia.

Sisto Russo, dirigente dell’Ufficio Volontariato e Risorse del Servizio Nazionale di Protezione Civile, ha portato i saluti del capo del Dipartimento Fabrizio Curcio e ha parlato dell’evoluzione della struttura operativa della Protezione Civile che comprende oggi ben 60 organizzazioni qualificate, tra cui appunto l’Ana, soffermandosi sulle prospettive del volontariato nel futuro, un tema molto sentito perché riguarda i giovani e il loro approccio solidale.

In apertura hanno portato il loro saluto il comandante delle Truppe Alpine, gen. C.A. Ignazio Gamba che ha sottolineato l’intesa, anche nell’ambito della protezione civile, tra alpini in servizio e in congedo, rafforzata negli ultimi anni con le esercitazioni come Vardirex e Odescalchi, auspicando una più puntuale pianificazione per dare un servizio sempre migliore a livello di competenze tecniche, senza dimenticare i valori umani. Gli ha fatto eco il Presidente Ana Sebastiano Favero che ha ricordato come il Vajont è stata la prima volta in cui l’Associazione ha operato fianco a fianco con le Truppe Alpine, soffermandosi sugli altri grandi interventi: Friuli, Centro Italia, l’Emilia Romagna, tutti teatri in cui oltre al sostegno in emergenza l’Ana ha voluto lasciare un segno concreto alla popolazione – con fondi raccolti unicamente dall’Associazione – perché si possa ricostruire anche il tessuto sociale, la comunità.