Ciao Tarcisio

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Trenta vessilli sezionali, centinaia di alpini, i vertici nazionali dell’Associazione ed alti ufficiali delle Truppe Alpine: l’Ana ha tributato così, davanti alla chiesa della Santissima Trinità in Angarano di Bassano Del Grappa, l’ultimo saluto a Tarcisio Mellini, il “gigante buono” da otto anni inseparabile compagno di viaggio del Presidente nazionale e colonna delle Sezioni vicentine.

Tarcisio, figura popolarissima ed unanimemente apprezzata tra le penne nere di tutta Italia, è andato avanti a 71 anni, travolto in pochi mesi da una crudele malattia.

Attorno alla moglie Antonia, ai figli Gianluca e Alberto e ai nipoti si sono stretti il Presidente nazionale, Sebastiano Favero, accompagnato dai vice Alfonsino Ercole, Marco Barmasse e Luciano Zanelli, una folta rappresentanza di consiglieri ed ex consiglieri nazionali, il past president Corrado Perona, oltre, naturalmente agli alpini della locale Sezione e ai rappresentanti di decine di Sezioni. Presenti anche il gen. Federico Bonato, comandante del Comando delle Forze Operative Terrestri ed il gen. Biagio Abrate, già Capo di Stato maggiore della Difesa.

Durante la celebrazione funebre, concelebrata tra gli altri dal direttore dell’Alpino, mons. Bruno Fasani e condecorata dal Coro alpino Edelweiss di Bassano, molte sono state le sottolineature del valore alpino e umano della figura di Tarcisio. “Sono stati fortunati gli Alpini – ha detto il celebrante – ad avere Tarcisio tra loro, ma lui sarebbe stato benvoluto ovunque. Alpino, cittadino e cristiano, nei fatti, non nelle parole”.

“Umile e mite – ha ricordato mons. Fasani – faceva tantissimo, ma non era mai il protagonista: oggi accompagniamo un galantuomo”.

Commoventi le parole dei famigliari, che hanno affidato il ricordo ad una nipote, mentre il Presidente Favero ha ricordato con commozione gli anni vissuti a fianco di Tarcisio, prezioso coadiutore ed instancabile quanto efficiente organizzatore “ma, soprattutto, un amico”.