La Julia nell’emergenza Covid-19

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Periodo intenso per la brigata alpina Julia che ha visto tutti i suoi reparti impegnati a supporto del territorio e della popolazione colpiti dall’emergenza Covid-19. Svariate le attività svolte che vanno dai corsi effettuati presso la caserma “Lesa” di Remanzacco (UD) per l’utilizzo degli apparati di bonifica di grande capacità svolto dal 3° reggimento artiglieria terrestre (da Montagna) a favore non solo dei reparti della Brigata ma anche di quelli delle Brigate contermini, all’impiego degli apparati di bonifica per l’igenizzazione delle aree estese, al supporto alla Protezione Civile per la distribuzione di generi di prima necessità e dispositivi di protezione individuale alla popolazione locale.

Infatti, accertata l’utilità che l’igienizzazione di estese aree del territorio rappresenta nella prospettiva del passaggio alla “Fase 2”, sono molte le amministrazioni comunali che hanno chiesto questa tipologia di intervento da parte dell’Esercito. È stato quindi necessario ampliare la base del personale che, già formato individualmente per operare a vari livelli in ambienti contaminati biologicamente e chimicamente, aggiornasse le procedure di utilizzo dell’apparato di bonifica di grande capacità. La Julia, infatti, è stata chiamata a intervenire, con i suoi reparti per l’igienizzazione di aree particolarmente sensibili del territorio per contenere la diffusione del virus, operando prima a Remanzacco (UD) e Cividale del Friuli (UD) e poi a Conegliano (TV) e Tolmezzo ( UD), effettuando anche il coordinamento dei numerosi assetti resisi necessari per la notevole estensione delle aree da trattare, infatti a supporto dei montagnini del 3° da montagna si sono affiancati anche gli assetti dell’8° Reggimento Alpini di Venzone ( UD) che hanno consentito grazie alle loro ottime capacità di effettuare interventi in modo più veloce ed efficace.

Questa capacità di eseguire l’igienizzazione di aree scoperte è un concorso pregiato che l’Esercito è in grado di svolgere a supporto della cittadinanza mediante l’impiego dei “Sanijet C921”, gli apparati per la bonifica di grande capacità in dotazione alle unità operative della Forza Armata. L’effetto igienizzante si ottiene prima lavando la superficie con acqua calda a 85° e poi spargendo sul terreno vapore acqueo saturo (a temperature comprese tra i 120 e i 190°) che sterilizza fisicamente l’ambiente, inertizzando in modo naturale il virus per mezzo dell’alta temperatura raggiunta. Qualora ritenuto necessario, può impiegare anche prodotti disinfettanti di varia composizione per l’applicazione di altri specifici protocolli.
Sempre in ambito emergenziale importante anche l’impiego del 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento su numerosi fronti, per poi essere chiamato ad intervenire in un attività precipua del reggimento, ovvero la bonifica di residuati bellici, ma che assume un aspetto molto più complesso e delicato con le misure in atto per il contenimento della pandemia che rendono ancor più complicata un operazione di per sé già difficile e rischiosa.

Da non dimenticare, infine, le numerose attività a supporto della Protezione Civile, infatti numerosi Comuni del Triveneto hanno chiesto ai reggimenti della Brigata, vista la compartimentazione territoriale, di coadiuvare le locali unità della Protezione Civile nella distribuzione di derrate alimentari e dispositivi di protezione individuali, la presenza delle unità alpine ha permesso una distribuzione più veloce e capillare dimostrando ancora una volta come la forte coesione tra la Brigata Julia ed il suo territorio siano rimasti immutati e più che mai solidi.