Pellegrinaggio alla chiesetta di Costabella, semidistrutta dal maltempo dello scorso autunno

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È rimasta gravemente ferita dalla tempesta che ha investito il triveneto e l’Alto Adige lo scorso ottobre. Il vento fortissimo, con raffiche oltre i 150 chilometri orari ne ha scoperchiato il tetto di rame, divelto tutte le vetrate e addirittura abbattuto parte della costruzione in muratura. Pur con ancora addosso i segni evidenti del maltempo, la chiesetta di Costabella, sul Monte Baldo, accoglierà anche quest’anno il pellegrinaggio delle Penne Nere veronesi, una tradizione che si ripete ogni prima domenica di luglio ormai da 56 anni. Domenica mattina, il 7 luglio, alcune centinaia di alpini, con familiari, amici e simpatizzanti, si daranno appuntamento in Prada o a San Zeno di Montagna per risalire il Baldo fino a Costabella: circa due ore di cammino su un sentiero poco impegnativo.

La partenza, alle 7.30, per la risalita a Costabella è da località Due Pozze a San Zeno di Montagna  oppure da località Valfredda a Caprino Veronese. Altri gruppi partiranno da Ferrara di Monte Baldo attraverso un sentiero più breve – circa un’ora di cammino anziché un paio – ma che presenta più difficoltà e un maggior dislivello.

La giornata in quota inizia alle 10.30 con la sfilata che partirà dal rifugio Fiori del Baldo. L’arrivo ai piedi della chiesetta di Costabella è previsto per le 11. A seguire, l’accoglienza e gli onori al Vessillo Sezionale, l’alzabandiera e l’Onore ai Caduti. Spazio poi al saluto delle autorità; hanno già annunciato la partecipazione i sindaci e i rappresentanti delle comunità dell’Alto Lago. Alle 11.30, il cappellano dell’ANA Verona Don Rino Massella celebrerà la messa, animata dal coro dell’ANA La Preara di Lubiara, nel veronese. Al termine, gli onori finali al Vessillo Sezionale chiuderanno la giornata.

“Quello di quest’anno è un appuntamento particolare. Il percorso a piedi, il raccoglimento e la celebrazione della Santa Messa nella chiesetta scoperchiata: l’impatto emotivo sarà davvero forte e toccante. Ed essere presenti sarà ancora più importante”, spiega il presidente dell’ANA Verona Luciano Bertagnoli. Il pellegrinaggio, così come molte delle iniziative che l’ANA Verona ha portato avanti durante i mesi invernali e primaverili, è però proiettato alla ricostruzione.

Prosegue infatti a ritmo serrato la raccolta fondi – per chi volesse contribuire, questi i riferimenti IBAN IT 36 P 08416 77480 000060112619 – che servirà a finanziare i lavori di sistemazione del sito. “Il progetto è pronto, a breve andremo a presentarlo agli enti del Parco e al Comune di Brenzone. Concluso l’iter amministrativo e burocratico, con i volontari e un’impresa specializzata in lavori ad alta quota, inizieremo la ricostruzione”, anticipa Bertagnoli.

Un progetto urgente, caro agli alpini veronesi che alla chiesetta di Costabella affidano a ogni incontro frammenti di memoria, anima e cuore. Sull’omonimo crinale del Baldo, all’altezza del rifugio Chierego, la cappella è stata inaugurata dalle penne nere di Verona nell’estate del ’63. Fortemente voluta dall’allora cappellano dell’ANA monsignor Luigi Piccoli, è dedicata ai santi Maurizio e Bernardo– quest’ ultimo protettore degli alpinisti – oltre che a Maria Regina Pacis, regina della pace. All’interno, nel sacello ossario, custodisce i resti dell’alpino Raffaele Solve, caduto in Russia a Nowo Kalitwa il 4 gennaio 1943, a soli 21 anni.

La chiesetta danneggiata dal maltempo.