Finalmente ci siamo! Il progetto che l’Ana ha da tempo promosso per dare sollievo e sostegno alla comunità di Arquata del Tronto, ha avuto inizio con l’apertura del cantiere e l’esecuzione dei primi lavori di scavo e di sistemazione del terreno. Entro ottobre verranno ultimate le opere di fondazione sulle quali verrà installata la struttura lignea, progettata per poter inserire correttamente l’edificio nel contesto naturale di particolare peculiarità e per garantire la più ampia protezione in caso di emergenza, svolgendo anche la funzione di luogo sicuro per la popolazione in caso di eventi calamitosi.
L’edificio che l’Ana ha deciso di costruire in accordo con l’amministrazione comunale nel villaggio SAE (Soluzioni Abitative d’Emergenza) “Borgo 2” di Arquata del Tronto, è stato finanziato dalla generosità dei soci dei Gruppi e delle Sezioni Ana e sostenuto in particolar modo dalla Sezione Marche, e si avvarrà di una compartecipazione economica del Four Club One Vision.
Esso rappresenta una vera innovazione rispetto al modo di vivere garantito dai villaggi temporanei post-terremoto, costruiti per dare una prima sistemazione ai cittadini che non hanno più una casa. Nella struttura, infatti, sono state concentrate tre attività di carattere collettivo: una sala polifunzionale con un’ottantina di posti, adatta per eventi, momenti aggregativi e dibattiti pubblici; tre uffici per professionisti che hanno perso, a causa del terremoto, il proprio ambiente di lavoro; il restante spazio è destinato a sede per un’associazione. In quest’ultimo caso, per iniziativa del Comune, sarà destinata al locale Gruppo Ana che ha avuto la sede distrutta dal sisma.
L’area del cantiere e l’inizio delle fondazioni.
L’articolo completo sul numero di novembre de L’Alpino