Canzoni di pace tra Italia e Austria

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Il concerto, primo grande evento musicale della 91ª Adunata, si è aperto con l’esecuzione dell’inno austriaco e di quello italiano: un segno di pace, amicizia e unione tra popoli a cent’anni dalla fine della Prima guerra mondiale. Un appuntamento, quello che ieri sera ha visto salire fianco a fianco sul palco del Teatro Sociale il Coro sezionale Ana di Trento e, direttamente dall’Austria, l’Original Tiroler Kaiserjägermusik, dal profondo valore simbolico. 

La dimostrazione che si può guardare avanti assieme, costruendo orizzonti di pace. È questo il messaggio che le canzoni e i brani che le due formazioni – una cinquantina i componenti dell’orchestra di Innsbruck e circa 35 i coristi dell’ANA di Trento guidati dal maestro Mario Laporta – hanno scelto di eseguire ieri sera, strappando gli applausi della platea. Le più belle canzoni di montagna, ma anche brani internazionali, che hanno saputo raccontare, attraverso la straordinaria forza che la musica ha di unire, le storie e le sofferenze dei giovani soldati al fronte e i valori universali di pace e solidarietà.

“Siamo orgogliosi di aver portato questo concerto a Trento, in occasione della 91esima Adunata nazionale. Canti e suoni non hanno bisogno di traduzioni per capire che la musica unisce, sempre. Questa è anche la volontà dell’Associazione Nazionale Alpini: unire e stare assieme, senza per questo dimenticare da dove veniamo, sono i sentimenti che stanno alla base del nostro operare e delle motivazioni per cui abbiamo voluto portare quest’anno a Trento l’Adunata degli Alpini”, ha affermato il presidente del COA Renato Genovese donando al direttore dell’Original Tiroler Kaiserjägermusik, il colonnello Hannes Apfolterer, il crest con il logo della 91esima Adunata.

Proprio il colonnello, nel ringraziare gli alpini per l’invito, durante l’esecuzione di alcuni brani ha indossato il cappello con la penna nera, a rimarcare il legame di amicizia che unisce la formazione musicale austriaca agli alpini trentini, in particolare al Gruppo ANA di Lavis con il quale collabora dal 1998.

“Questo incredibile concerto ha un significato particolare dimostrando che, a cent’anni dalla fine del primo conflitto mondiale, possiamo stare assieme e assieme costruire un futuro di pace, ribadendo a gran voce “Mai più guerra” – ha sottolineato il presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi -. Lo spirito di pace, fratellanza e solidarietà che abbiamo respirato questa sera sarà lo stesso che vivremo nei giorni dell’Adunata: questo il messaggio forte che dobbiamo far valere, accogliendo a braccia aperte i tanti ospiti che la prossima settimana arriveranno in Trentino”.

A chiudere il concerto, infine, ci ha pensato una delle canzoni popolari per antonomasia, “La montanara”, un omaggio alle montagne che Austria e Italia condividono, che non devono essere più viste come barriere o linee di confine ma cerniere tra popoli.